giovedì 24 novembre 2011

La sala stampa si adatta al governo tecnico


Si scrive Governo tecnico si legge rottura di cog...
In Transatlantico, i deputati si trascinano come in un limbo, come coloro che son sospesi in attesa di tempi migliori.
In sala stampa, prevale talvolta lo sconforto, talaltra l'incomprensione di fronte alle citazioni colte di taluni ministri: "Caz...ha detto questo?"...
Anche la mazzetta dei giornali non dà più lo stesso brivido di una volta q...
uando lenzuolate di articoli su Berlusconi, sulle sue battute, sulle sue gaffe, sulle sue donne, sulla sua famiglia e sui suoi famigli, aprivano la giornata, rimbalzando su Dago, e restavano pure 'D'avanzo', (pace all'anima sua).
'Bei' tempi quelli quando il 'Banana' impazzava su 'La Repubblica' dei 'quasi ottimati'.
Che tristezza oggi: ora solo una 'Stella cadente' trova gusto a ironizzare sugli accenti sbagliati di una deputata altoatesina, guarda caso del Pdl...Per il resto, una noia mortale sovraintende ai lavori parlamentari. Pochi deputati s'attardano a discutere della modifica costituzionale dell'art. 81 riprendendo stanchi rituali, vecchie litanie da Accademia dei Lincei, toni da lectio magistralis, privi di uditorio e attrattiva.
Hanno 'silurato' il Cav., hanno proibito le zoommate ai fotografi 'spioni', hanno rimosso quel po' di estetica governativa che suscitava e rinvigoriva quel un minimo d'interesse maschio e popolare nei confronti delle Istituzioni.
Si sente, eccome se sente la sua mancanza...
Allo stadio, a chi gli chiede mestamente l'abbassamento delle tasse, lui felicemente risponde: "Io non conto più niente, oggi". E perché ieri contavi?

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