mercoledì 4 febbraio 2015

QUIRINALE, PIANO PIANO...E INOSSERVATO L'ARCHISTAR SENATORE A VITA DISERTA LE VOTAZIONI







L'archistar Renzo Piano, senatore a vita nominato dall'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 30 agosto 2013, non ha partecipato a 3 delle 4 votazioni 
per l'elezione del nuovo Capo dello Stato. 
Ha presenziato soltanto alla prima seduta, ma durante le successive era in missione istituzionale. Formalmente assente giustificato. 
Come lui, Carlo Rubbia, l'altro senatore a vita designato da Napolitano sempre nell'agosto 2013. 
Il fisico, premio Nobel nel 1984, ha mostrato però maggiore senso delle istituzioni perché si è assentato 'solo' alla seconda e alla terza votazione, anche lui per 'missione istituzionale'. 
Certo, per entrambi quale missione è più istituzionale che non l'elezione del Capo dello Stato? 
Ma così è stato, sia l'archistar sia il fisico 
avevano altro da fare. 
Possiamo immaginare quale siano stati gli impegni improrogabili dell'archistar, sempre in giro per il mondo a vigilare sui suoi cantieri dalle parcelle ultramilionarie. 
Mentre il fisico, sempre con gli occhi a scrutare la galassia, sarà sicuramente stato impegnato in una missione su Marte... 


Del resto, nel bailamme delle votazioni e con l'atmosfera surriscaldata da tiri mancini, franchi tiratori, transfughi e naufraghi, rotture di patti, minacce e sbracamenti, la notizia è passata inosservata. 
Gli occhi dei media erano tutti puntati sulle mosse del trio Renzi-Alfano-Berlusconi. 
Ma spulciando sul resoconto delle sedute, visibile su www.parlamento.it ( linka qui )è possibile verificare le votazioni a cui l'archistar e il fisico hanno preso parte. 
Si saranno chiesti: "Mi si nota di più se vado o se non vado?".
In realtà nessuno se n'è accorto. Ma essendo senatori a vita nominati secondo l'articolo 59  della Costituzione "per meriti che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario"  avrebbero dovuto essere presenti, almeno per rispetto a colui che li aveva designati e che ha tanto lavorato per la felice conclusione dell'elezione di Mattarella. 

Del resto, stare alla Camera per neppure intascare il gettone di presenza, insomma...
Noooo, non è da professionisti del loro calibro.