mercoledì 15 giugno 2016

A LATINA, COLETTA INCIAMPA SUL MATTONE...




Al posto di Falce e Martello come simbolo del glorioso Partito Comunista bisognerebbe mettere calce e martello. 
I compagni di oggi non sono come quelli di ieri che le case le espropriavano. 
 Ora compagni le case le acquistano,  come il più becero dei capitalisti. Ma a differenza dei capitalisti, il prezzo è scontato. Molto scontato. Troppo forse. 
Ed è quello che è accaduto a Emiliano Coletta, figlio del  candidato sindaco Damiano Coletta (nella foto) che, per via di questo felice  affare del figlio, potrebbe avere qualche piccolo conflitto d’interessi nel caso in cui diventasse primo cittadino di Latina. 
Questa è la storia.


Il 14 dicembre 2015 Emiliano acquista dalla società UNOERRE srl un appartamento di nuova costruzione con rimessa pertinenziale a Latina, in via Roccagorga, 20/24, con Atto a rogito del Notaio Giuseppe Celeste (Rep. N. 83003 Raccolta n.31909)), atto trascritto con Nota di trascrizione il 30 dicembre successivo e registrato all’Agenzia delle Entrate. 
La compravendita (con agevolazione prima casa) viene effettuata per un importo di 170.000 euro più iva, dei quali 90.000 versati con assegni e i restanti 80.000 mediante accollo del mutuo.
Le visure catastali dell’immobile lo descrivono così composto: 4,5 vani per 98 mq complessivi (di cui 90 coperti) in categoria A/2 (rendita catastale 371,85) e 23 mq la rimessa, categoria C/6 (rendita 83,15).
L’Osservatorio del Mercato Immobiliare della stessa Agenzia delle Entrate, che fornisce le quotazioni medie degli immobili, per un immobile nuovo, in ottime condizioni di manutenzione nella zona di via Roccagorga, stima un prezzo minimo di 2250 €/mq e massimo di 2650 €/mq. Trattandosi di un immobile di nuova costruzione (completato a giugno 2015), non c’è dubbio che la stima dei valori sia prossima o uguale al massimo indicato, cosa che farebbe quotare l’intero immobile a oltre 250.000 €.


Il prezzo dichiarato nell’atto di compravendita sarebbe quindi più basso di almeno un terzo rispetto al suo valore reale.
Per cercare di capire le ragioni di tale trattamento di favore, occorre indagare sui rapporti tra la società costruttrice e la famiglia Coletta: la zia di Emiliano, Adele, sorella del candidato sindaco per “Latina Bene Comune”, è l’avvocato che patrocina alcune delle cause delle società della famiglia di costruttori Riccardo.  Massimo Riccardo è implicato in una serie di contenziosi con il Comune di Latina, dei quali il più noto alle cronache è il sequestro del cantiere famoso alle cronache come “il gigante buono”, con ordine di demolizione di opere abusive. 

Altri più recenti contenziosi con l’Amministrazione comunale sono insorti a seguito della decisione del Commissario di annullare i Piani particolareggiati edilizi. Lo stesso Massimo Riccardo compare nel video riportato da “Il Giornale di Latina” (ancora consultabile in rete) mentre il 15 marzo scorso interviene nel cantiere in corso proprio a Via Roccagorga mentre la Polizia Municipale procedeva al sequestro del cantiere per presunte trasformazioni abusive dei locali tecnici agli ultimi piani. Simone Riccardo possiede il 51% delle quote della UNOERRE srl, della quale è amministratrice la socia di minoranza e sua madre Rosa Belani, società dalla quale Coletta ha acquistato l’immobile a un prezzo fuori mercato. 

A rappresentare la società al rogito, in virtù di una procura, è un altro membro della famiglia Riccardo, il padre Gaetano.
Sarebbe utile comprendere per trasparenza a beneficio di tutti, quali risposte può fornire il candidato sindaco Damiano Coletta a queste domande:



         La registrazione del prezzo di 170.000 € al Rogito e all’Agenzia delle Entrate corrisponde al reale prezzo pattuito, o rientra in una tipica operazione di parziale occultamento dei redditi a fini di evasione delle imposte?
        Se il prezzo è quello realmente versato, lo “sconto” del 30/35% applicato dalla UNOERRE a cosa è dovuto? E’ il corrispettivo per le parcelle dovute a seguito delle prestazioni professionali rese in favore dello stesso gruppo imprenditoriale da sua sorella Adele, versato sotto altra forma?
          Se ritiene che il prezzo corrisponda al reale valore di mercato dell’immobile, è in grado di spiegare perché vi sia tutta questa differenza con le stime dell’Osservatorio immobiliare dell’Agenzia delle Entrate? E’ in grado di sostenere che anche gli altri appartamenti ancora in vendita nello stesso immobile abbiano lo stesso prezzo?
Infine...


         Quale garanzia di imparzialità può fornire ai cittadini di Latina, qualora venisse eletto sindaco, in relazione ai contenziosi che vedono il Comune opposto agli interessi del gruppo Riccardo? Non ravvisa alcun potenziale conflitto d’interessi nei confronti di un gruppo che si affida alle cure legali di sua sorella Adele e che vende con prezzi così generosi una casa a suo figlio Emiliano?




Nella speranza che voglia rispondere, noi mettiamo a disposizione i nostri spazi virtuali per chiarire una vicenda che di virtuoso ha davvero poco. 

giovedì 21 aprile 2016

LA LUPA E' TORNATA...ALLA CAMERA DEI DEPUTATI!




 Nuntio vobis guadium magnum: LA LUPA E' TORNATA! 
Immensa gioia tra i cultori della sala per antonomasia! 
Chiusa da quasi 4 anni per un crollo dell'intonaco del soffitto, finalmente potrà tornare ad accogliere illustri relatori e ospiti per convegni altamente istituzionali quanto pallosissimi. 
Sostituita in questi anni dalla Sala della Regina - gigantesca- e dalla Sala Aldo Moro- molto angusta- la Sala della Lupa era il luogo da cui il presidente della Camera Gianfranco Fini lanciava soporosissimi messaggi subliminali al Governo Berlusconi e ai suoi ministri, o dove si svolgevano mostre rievocative dei fasti italici. 
Simbolo della Repubblica italiana, in quel principesco salone furono letti i risultati del referendum del 1946 e prima ancora il luogo dove si decise l'Aventino contro il regime fascista, la Lupa riaprirà  indovinate un po' quando...il 2 giugno...ovviamente, giorno della Festa della Repubblica e alla presenza del Capo dello Stato Mattarella. 
Per scaramanzia, si eviterà  di farlo accomodare sulla sedia dove sedette l'ultima volta, il 10 luglio 2012,  il suo predecessore Napolitano.  
Il giorno dopo, un pezzo di intonaco cadde esattamente nel punto dove stava seduto Re Giorgio. 
Quando si seppe dello sventato rischio, 
qualcuno si sentì male per lo scampato pericolo. 
Altri, soprattutto tra i parlamentari forzisti,  se ne rammaricarono: 
un incidente istituzionale avrebbe fatto giustizia di tante nequizie subite. 
I lavori ristrutturazione sono durati un anno. 
Iniziarono nel 2015 a causa di problemi con la Sovrintendenza. 
Certo, quel giallo ocra è poco istituzionale,  molto stile Versailles. 
Ma non dubitiamo che l'architetto o architetta che ha curato il restyling avrà studiato con molta attenzione e perizia tutte le sfumature cromatiche. 
Qualcuno storce la bocca. 
I puristi del colore sibilano contro i 'casini' cromatici, un po' troppo azzardati per l'autorevolezza del luogo. 
Ma tutto sommato, si rassegnano. 
Finalmente la Camera dei deputati torna a 'ululare'. 
Renzi, che non ha mai messo piede nella simbolica sala, sarà invitato all'inaugurazione riservata che la presidente Boldrini sta pensando di organizzare? 
Quell'oro sulle pareti fa molto Re Sole. 
"Proprio perfetto per Matteo". 


venerdì 19 febbraio 2016

AH GUI'...A ROMA NON SERVE L'UOMO DEL FARE...MA L'UOMO DEL DARE...





Ma quanti soldi c’ha in tasca ‘sto Marchini? 
Boh, ma a naso tanti, probabile tantissimi, forse molti liquidi, anzi liquidissimi. 
Tornare dalla Sierra Leone per farsi infilzare come un toro alla corrida è un’operazione da specialisti. Mannaggia Guido, ma che sei tornato a fa’? Lo sanno tutti i più grandi della terra che l’Africa esiste solo nell’immaginario collettivo, Francesco c’è andato per una toccata e fuga giusto il tempo di aprire la Porta Santa, Wuolter ‘ma anche’ no, c’ha scritto infatti un pallosissimo libro pietista, ma col piffero che c’è rimasto… Vuoi mettere Gui’, aspettare la prescrizione a cavallo dell’equatore anziché rispondere al ‘viscidismo’espresso di martedì su la Sette dove ti fanno già condannato?!

Gli ‘augelli’ del malaugurio però, che macumbano sulle tue pendenze, non hanno mica perso tempo e come sei sbarcato a ‘fiummicino’ – tu che parli come un bergamasco anche se sei nato a Roma mettici sempre due emme così sei più local, fatte servi’ (!) – hanno carbonato. E alla grande.
Gira voce che ‘Gello’ Augello - di orecchio in bocca suona così per alcuni capiservizio – il ‘fibocchio’ della destra cacio e pepe giochi con Gianni e Ciccio come fa il gatto col gomitolo. Li chiama, li istruisce e li converge.




 Sono l'ascia bipenne di ‘Gello’, a un Gianni che sta così e così, a ‘sto giro vanta più guai giudiziari lui che le barzellette sui ‘caramba’, c’è un Ciccio che sta gonfio e dritto su Ponte Sisto e benché infilatosi da solo in questo casino della candidatura – a uno di Forza Italia pare abbia detto ‘Aò so’ pronto a ritiramme se Marchini vince le primarie del centrodestra’ – non sa più come uscirne.
 Inciuciare per minare Bertolaso, far cadere le braghe a Berlusconi e tornare a bomba su Marchini.
Allora, ‘Gello’ dopo la zozzata con Ncd è marchiato e senza truppe cammellate e vanta appena qualche cane sciolto e qualche cagnetta dalla coda tinteggiata di verde.... 
Un amico che lo conosce bene dice che Gianni fissa il muro nonostante sia una cifra ringalluzzito dalle suggestioni finiane. 


A Palazzo Grazioli stanno ancora a ride perché pare che Ciccio seduto davanti al Presidente e alla presenza di Bordoni abbia esclamato de panza: ‘Preside’ io sto all'8%’ con l'ostiense forzaitaliota   che avrebbe risposto ‘te piacerebbe France’, magari davanti all’otto mettice uno zero virgola davanti’...e giù risate.

 Caro Guido vogliono che affondi, se ti si tolgono dagli zebedei se pijano Roma co’ Marchini. La vera emergenza è che ti ritiri da solo, prima che mettano nel cesso di Berlusconi altri sondaggi farlocchi e sia lui a dirtelo, oppure smetti di dire minchiate e cominci a fare il candidato sindaco del centrodestra. Non so se hai capito: a Roma non serve ‘l’uomo del fare’, semmai…'l’uomo de dare’, capito adesso perché ti scaricheranno e convergeranno tutti su Marchini?
Guido caro, fattene una ragione e risolvi questa emergenza…Please…