martedì 24 luglio 2012

L'Italiano secondo Zanon...



Raffaele Zanon, capataz locale ex An ora Pdl, da poco nominato presidente della struttura tecnica di supporto alla Regione, Veneto Innovazione, ha per l'appunto innovato la lingua italiana. Questo è quanto ha scritto qualche giorno fa sulla sua bacheca Facebook (le sottolineature sono nostre).

"Secondo voi a un senso se a settembre nasce Destra Italiana ?un nuovo partito di La Russa,Gasparri,Meloni ecc. alleato a Forza Silvio e alla Lega di Maroni? Si ma ce gente che era critica su tutto anche quando eravamo nel msi di Almirante e si faceva le seghe estremiste con a braccetto i servizi segreti.alle parole devono seguire fatti e grande generosita che non riscontro in tutti coloro che sbraitano e fanno i finti rivoluzionari.i voti li prendera cmq chi stara' sul campo".


#Rassegnelibere: informazione libera ci scrive...la battaglia non è finita!

Riceviamo e volentieri pubblichiamo, con tanto di 'contrattino' on line
https://docs.google.com/file/d/1Bahjc7AAK6D4I5HNUlenaSDf1qQoOallqar9CfMRYUI1YIR7T1sahzDr3L40/edit?pli=1

Care Cicaline,

ricordate la battaglia di FIEG contro l'oscuramento delle rassegne stampa online? Non è finita e il DG Carotti, forte del nuovo assetto di FIEG deciso la scorsa settimana, è pronto a dire a tutto il mondo che ha risolto il problema.

In allegato troverete il contrattino capestro che vorrebbe far firmare alle società di Rassegne Stampa. Vi chiederete perché lo racconto a voi? perché la battaglia è molto più ampia e vi dico perché:

- il contratto è privatistico, in barba al ruolo del legislatore e dei compiti istituzionali di SIAE
- FIEG non ha ancora detto quali editori partecipano, è certo che il consenso non sia unanime
- la contribuzione richiesta è tale che farebbe chiudere le società di rassegna stampa, vi immaginate un lunedì mattina senza la vostra amata rassegna?
- Attualmente nessuna società di rassegne stampa ha sottoscritto tale contratto, che a differenza di quanto dice Carotti è molto distante da quanto esse accetterebbero

Importante: sapete quanto guadagnerebbe FIEG da tutto questo? facciamo due conti: secondo il loro schema 1,6 mln di euro il primo anno e 3,2 mln a regime nel 2015. Immaginate di dividerli per tutti i soci FIEG. siamo sicuri che risolleverebbero i conti disastrati dagli editori?

E allora a cosa punta FIEG. Presto detto: il prossimo passo e oscurare le rassegne online di aziende private e pubbliche amministrazioni. E imporre ai clienti delle società di rassegne stampa una nuova tassa, sulla falsariga delle licenze software (quelle che pagate anche voi a microsoft per usare office). Un mercato ben più ricco dunque.

ma non è finita: il pesce grosso sono gli aggregatori di news, come Google, sui quali gli editori hanno messo gli occhi da lungo tempo. Considerati parassiti dell'informazione il desiderio di FIEG sarebbe di imporgli una tassa sullo sfruttamento dei contenuti che vengono veicolati su web al di fuori dei siti web degli editori. Aria di nuova censura delle rete?

Per concludere, FIEG vuole fare tutto ignorando quanto contenuto nelle norme del diritto d'autore ed esautorando il Parlamento dal suo compito di legislatore. Ma si sa siamo in Italia.

Cordialmente.

PS. di seguito la comunicazione interna di FIEG dove viene annunciato un grande accordo che pare una mezza bufala a questo punto.


FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALIIl Direttore Generale

 Cari colleghi,

negli ultimi mesi, gli uffici della Federazione hanno incontrato – in nome e per conto di Promopress – le società ed agenzie di rassegne stampa che hanno manifestato interesse, per discutere insieme i termini della Proposta di Licenza Promopress.

All’esito delle trattative sin qui condotte è stato infine raggiunto un accordo per la gestione dei diritti d’autore in rassegne stampa.

I termini e le condizioni del contratto di Licenza, e relativi allegati, sono acclusi alla presente comunicazione, per Vostra opportuna conoscenza e valutazione.

Questi testi sono definitivi e rappresentano una soluzione comune, che tiene conto delle osservazioni e delle proposte di modifica da noi ricevute da parte degli operatori di rassegne stampa che hanno partecipato alla definizione del progetto.

Nei prossimi giorni l’iniziativa sarà ufficializzata e resa pubblica mediante una apposita campagna di stampa, con la espressa elencazione dei soggetti che hanno aderito alla iniziativa.

Come precisato fin dai nostri primi incontri, l’iniziativa è aperta a tutti i soggetti interessati. 
Restiamo, dunque, a disposizione per eventuali contatti o per ulteriori richieste di informazioni.

Cordiali saluti

Fabrizio Carotti


venerdì 20 luglio 2012

Le 'Cicaline' compiono un anno. Festeggiamo il 27 a #Panta Rei_Lab



E' un anno che il Cicalino osserva, scopre, studia, analizza, approfondisce i costumi e i malcostumi di Palazzo trattando e maltrattando l'antropologia politica e tecnico-politica che fluttua davanti ai nostri occhi con il suo codazzo di famiglie&famigli. 
Un mondo davvero divertente che popola la Camera dei Deputati, Palazzo Chigi, il Comune di Roma, che coinvolge  leader veri, presunti, dimessi e dimezzati.
Un mondo nel quale pullulano deputati in cerca di fama, sempre in lotta con la sintassi e la grammatica. 
Deputate con mises eleganti o cafonal, eternamente affamate di autorevolezza politica.
Ma com'è iniziata quest'avventura cicalina?
E' iniziata così...
Il 21 luglio del 2011, la futura 'Cicalina' osserva in Transatlantico le ballerine improbabili di una deputata: "Ma guarda che ha indosso! Qualcuno l'avvisi che le scarpe bianche non si portano, a meno che non sia la Regina Elisabetta". Risate generali.
Poi, guardando l'altra futura Cicalina sospira:
"Uff...quanto mi piacerebbe scrivere queste cose".
L'altra risponde con gli occhi già fulminati dall'idea:  "Facciamolo". 
"Come?".
"Sulla rete, apriamo una pagina Facebook, apriamo un blog, apriamo un account twitter.
Facciamo un blog insider. Con tutte le informazioni che abbiamo e il senso di osservazione obliqua...può venire fuori una cosa carina".
Il giorno dopo era tutto pronto. 
O quasi.
Non è stata una 'cosa' propriamente carina.
E' stato un prodigio.
Un successo immediato.
Il primo a capirlo è stato Franco Adriano di Italia Oggi che fece un pezzo divertentissimo sulle comari della Camera.
Poi il Giornale, riprendendoci spesso.
Poi Dagospia, poi Oggi, poi il Tempo, poi Tocqueville, l'aggregatore di notizie, poi Lettera 43 con un delizioso pezzo di Marianna Venturini.
E poi..poi..poi..tanti altri tra media on line, tradizionali, e soprattutto seguaci sulla pagina Facebook e Twitter.
Poi i giornali 'seri', con la questione della #rassegnestampaweb denunciata dal Cicalino e tumultuosamente divampata grazie a Gianni Riotta e al Presidente Fini.
Giornali e imitatori...
Con la nascita del Cicalino, chiacchiere da Buvette- il lato b della politica, sono spuntati come funghi blog e profili simili.
Qualche nome? No-no! Perché fare loro pubblicità?
Ci provano- alcuni con discreti risultati altri con pessimi risultati. Non sanno scrivere...Sanno riferire.
Ma scrivere, signori, è un'altra cosa...
Qual è la nostra miscela esplosiva?
Curiosità per il particolare.
Lettura in controluce.
Ironia,  leggerezza ma soprattutto tanta tanta scrittura e  ottima letteratura dalla quale attingere stili, narrazioni, metafore, riferimenti.
Cosa rara, e non di semplice applicazione.
Ma noi siamo secchione e preparate, oltre che terribilmente simpatiche e smodatamente
allegre.
Abbiamo rotto i maroni a tutti.
E ci siamo anche rotte di questa autocelebrazione.
Quindi stop ai all'autolatria egotista e assiomatica.
Per festeggiare questo meraviglioso anno da guastatrici,
anzi
"comari di Palazzo",come dice Franco Adriano,
faremo festa.
Il 27 luglio ci ospitano quei pazzi di #Panta Rei_Lab, la rassegna culturale organizzata da Luca Stillitano, Sabrina Fantauzzi e Alessandro Usai, a Piazza Navona 2,  in collaborazione con due associazioni di giornalisti, Lettera 22 e .COM'è.
Saremo lì, dalle 21,30 per festeggiare il nostro genetliaco e quello di Lettera 22 che compie 4 anni.
Così potremo mimetizzarci tra la gioiosa mischia di giornalisti festeggianti!
Vi aspettiamo.
Ma non cercate di capire chi siamo.
Qualcuno lo sa. Molti no.
L'importante è continuare 'cicalare'.
Potresti essere anche tu...



lunedì 16 luglio 2012

Monti: col gotha internazionale sorseggia Cherry Coke...altro che italian wines...


Bisogna ammetterlo: Mario Monti ci ha fatto fare una gran bella figura alla Sun Valley Conference. I mogul del mondo, che ogni anno dal 1983 si radunano sulle montagne dell’Idhao ospitati  dalla Banca d’investimento Allen and Company, per questa edizione, secondo i ben informati, hanno fatto a gara per stringere la mano al nostro premier e farsi fotografare insieme, manco fosse una star di Hollywood!

Il presidente del Consiglio, invitato alla conferenza da Muhtar Kent, chairman  e ceo di Coca Cola Company, (del cui board Monti è membro), è apparso in abiti casual: camicia a quadretti celeste botton down, pantaloni simil jeans in tinta e golfino verde. Al suo arrivo ha subito accettato di buon grado di farsi appiccicare sul petto l’adesivo col nome, immergendosi perfettamente nella tipica atmosfera americana da convention e ha mostrato di gradire parecchio i vari gadget ricevuti in omaggio, tra cui il ‘must have’ giubbino rosso firmato Allen and Co. che ha indossato il giorno successivo.


Accompagnato da John Elkan (prezzemolino senza moglie) e dai coniugi Zoppas, accolto con grande entusiasmo e calore dalla platea di tycoon, Super Mario è stato ospite d’onore di pranzi segreti e cene ufficiali tutte italiane, preparate dalla cuoca Cristina che da anni cucina per il fondatore piatti mediterranei. ‘Conversazioni di altissimo profilo’, raccontano le nostre fonti, si sono consumate di fronte a tavolate impreziosite da bandierine tricolori ed imbandite con insalate, burrata, mozzarella e dolci sopraffini tra cui una prelibata mousse al cioccolato e una sfiziosissima torta al limone con meringa. Niente vino a quanto pare per i grandi della new economy,  ma, ça va sans dire, solo Cherry Coke! (...la bevanda preferita di Warren Buffet)

giovedì 12 luglio 2012

Comune di Roma: la cultura senza nome...

Ognuno ha diritto a un nome e a un cognome.
Lo dice la Corte Europea.
Figuriamoci poi se si tratta
dei giganti della letteratura mondiale.
Eppure, qualcosa alla Toponomastica del Comune di Roma deve essere sfuggito.
Ci sono vie dedicate a  Togliatti con tanto di nome, Palmiro, a Gramsci (Antonio) 
 ma se poi prendiamo Molière, Brecht, Cechov, il Comune, evidentemente già in bolletta ai tempi di Rutelli e Veltroni, se li dimentica tagliando sui nomi di battesimo di questi grandi scrittori.
Al 'povero' autore francese del XVIII secolo, creatore de 'L'Avaro'  hanno addirittura  omesso  l'accento.
Questione di oculatezza economica?
Questione di semplificazione di scrittura?
Questione di tempi?
Chi può dirlo...
Di sicuro, emerge uno spaccato di superficialità e pressapochismo poco educativo per i cittadini.
Ci sono persone che crescono sapendo chi è Vittorio Alfieri perché abitano in quella via.
Gente che conosce la storia di Alberto Cadlolo perché ha frequentato la scuola con quel nome e cognome.
All'Eur non è possibile.
Alla Montagnola, le strade dei più grandi autori mondiali sono senza nome.
Ma come diceva Brecht (Bertold):
"Verità, fa' la tua strada".
Speriamo...

Ufficio Toponomastica del Comune
http://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?jppagecode=uff_cult_toponomastica.wp

Camera dei Deputati: 'Fantozzi' all'ufficio postale...

Questa storia raccontata dalla giornalista Sabrina Fantauzzi poteva essere 'materia' del Cicalino. Se avessimo assistito, non ci saremmo sottratti a descriverla. L'ha fatto lei sulla sua bacheca Facebook.
La rimprendiamo dalla sua bacheca- sperando che ci dia autorizzazione a sanatoria dello 'scippo'-per l'ironia e autoironia con cui racconta la sua disavventure all'ufficio postale della Camera dei Deputati.

 
Odissea all'ufficio postale in tempi di crisi: la bolletta è scaduta! devo pagare. mi staccano la luce. vado allo sportello. tiro fuori il bancomat, non prende, è smagnetizzato. prendo i contanti al bancomat. non posso, ho superato il limite. prendo quello che c'è. con i contanti in portafoglio, ce la faccio, torno a pagare. l'impiegato mi dice: "Mancano 10 euro"...Io non avevo più un centesimo. c...ioè avevo solo 5 euro, preferisco tacere. Dico: va bene grazie passo dopo. lui risponde, no ora dobbiamo annullare, è un'operazione lunga perché il cedolino è già stato registrato, dico, scusi ma io devo andare al lavoro, lui, deve aspettare. dietro 6 persone cominciavano a fibrillare...un signore gentile si offre di pagare la parte restante: signora non si preoccupi, pago io. quanto le serve. divento paonazza. comincio a sentirmi fantozzi. mi faccio piccola piccola. l'impiegato mi guarda: che fa? annulliamo. ma io non posso aspettare. signora pago io davvero...no no no no!!! grazie grazie, rispondo quasi in lacrime. la gente dietro mi guardava impietosita...! il direttore, anima pia, interviene: mi prendo io la responsabilità. lasci qui i soldi che ha, e ripassi dopo a pagare. ci dia un documento. dove cazzo sta il documento d'identità. il cellulare intanto squilla ossessivo. è Giampaolo Rossi che mi chiama. gli stacco il telefono (anzi, scusa...ma capisci in che casino mi trovavo?). trovo il documento. scappo via! chiedo i soldi a Fabio Rampelli che mi cazzia pure perché spendo troppo per il casale! torno. pago. finito? No. devo mandare il fax! dov'è? dov'è il numero verde? ah eccolo. compongo il numero. non prende ho omesso uno zero. lo rifaccio corretto. non prende ho sbagliato un 9 con un 5. chiamo il numero verde telefonico. dov'è? ah eccolo. lo compongo. risponde il circuito telefonico. prema 1 per riallaccio, prema 2 per pagamenti, prema 3 per...prema 3, premo 3. mi accorgo di sbagliare circuito. rifaccio il numero. aspetto il numero 4. risponde un operatore. mi dà il numero esatto. lo mando. riceve. ho finito. ce l'ho fatta! Stavo alla Camera dei Deputati...Fantozzi non sta più in Regione. Ma a Montecitorio....!
(Prima piangevo, fumando compulsivamente una sigaretta in cortile in attesa del Buon Samaritano. Ora rido. Potenza della scrittura...è come l'esorcista!)

Camera dei Deputati: l'on. Brambilla maltrattata come un cane da una ex simpatizzante...



Camera dei Deputati.
Ingresso 24. 
Agitazione alla reception.
Commessi in allarme.
Folla assiepata per entrare.
Sulla soglia del portone, una 'vikinga' rossa impegnata a difendersi dall'assalto di una ex simpatizzante del Pdl.
Lei, l'on. Brambilla,  in tubino nero, tacco 12 a spillo, chioma  sciolta sulle spalle, prova a difendersi.
Non ci riesce.
La donna è arrabbiata, molto arrabbiata.
Anzi: "Incazzata nera" le sbraita in faccia.
Tiene in mano dei fogli, lettere indirizzate alle alte cariche dello Stato e ai capigruppo.
Urla, inveisce con epiteti irripetibili.
Michela Vittoria Brambilla non riesce a formulare un discorso, continuamente interrotta.
Prova a giustificarsi, non sa neppure lei per cosa, riesce solo a farfugliare tanto è incontenibile l'ira della manifestante.
Che le si avvicina.
Le si avvicina tanto.
Forse troppo.
Arrivano i commessi a vigilare che dalle parole non si passi ai fatti.
Nel frattempo, entrano altri visitatori.
Uno era tutto tatuato, con indosso giacca mimetica.
Un altro, che  portava una maglietta con suscritto 'Légion étrangère- il corpo militare d'élite francese- entrava insieme al gruppo esagitato, accompagnato da quell'erinne scatenata,
 per un incontro con qualche onorevole...
La Legione straniera...
tanto per estraniarsi un altro po'.
Nel frattempo, la signora mandava a quel paese l'on. Brambilla, maltrattata come un cane.
Sarà per questo che li difende così tanto.


mercoledì 11 luglio 2012

Sviluppo: Fassina difende gli operai in camicia Calvin Klein...




Palazzo Wedekind:
convegno organizzato da Formiche e dalla Fondazione ItalianiEuropei sul Decreto Sviluppo.
Paolo Messa fa gli onori di casa a Piacentini, Galletti e Fassina, ospiti del dibattito.
La Roma che conta (...sempre meno soldi) e che  tesse la tela, oggi è qui.
Nonostante il caldo, la sala di 'Formiche' è un formicaio...
Mises coloratissime per le donne, rigorosamente su tacco 12, sobri gli uomini quasi tutti in giacca e cravatta.
Dopo il convegno, il buffet sulla storica terrazza che dà su Piazza Colonna.
Sobrietà anche qui: nessuna tartina al salmone e caviale, niente tramezzini, né torte rustiche.
Ma solo macedonia di frutta e qualche dolcetto.
Qualche bevanda ma niente di più.
Le formiche, si sa, sono oculate con le spese...
Tra banchieri,  manager d'azienda, giornalisti, aspiranti potenti, trombati e tombati dalla politica, faccendieri a caccia di dritte, Fassina si avvicina al buffet.
Chiede un succo, poi vede una caraffa scura e chiede:
"Che cos'è? Coca Cola?".
"Sì, è Coca Cola", risponde il cameriere.
Sceglie la bevanda 'amerikana'.
Risponde al telefono, manda email.
Stringe mani, ringrazia per i complimenti.
Si gira intorno, gli girano attorno.
E' stanco e sudato.
Ma lui ha fatto la lotta di classe, le scarpe portano ancora il segno di quegli anni di lotta.
Figuriamoci se si fa condizionare da quell'entourage di banchieri, manager, finanzieri che, alla pari delle signore con le quali si accompagnavano, facevano a gara di eleganza.
Capitali in fumo per completi da 2000 euro a capo.
Ma Fassina si presentava bene, pure lui.
Si presentava incamiciato in 'Kalvin' Klein.
Con la kappa.
Come "Das Kapital"...
Do you remember?







Camera dei Deputati: Damiano in autoblu...'inciampa' su un passante...


Piazza del Parlamento ore 19.
Il lavoro non è ancora terminato per gli alti papaveri salvatori della Nazione.
Un'autoblu a velocità sostenuta arriva da Campo Marzio e svolta a Piazza del Parlmento senza troppa cautela.
Intruppa contro un passante, la fiancata dell'autoblu tocca il malcapitato.
La macchina prosegue per 10 metri.
Un'imprecazione rituona: "Ah pezzi de merda!!!"
Solo a quel punto la vettura si ferma. 
Si affaccia  una guardia del corpo, fa un gesto con la  mano per chiedere scusa. Chiede: "tutto ok?"
Lui, la guardia chiede scusa, ma l'altro, quello che stava dentro, neppure alza lo sguardo dal giornale.
Era Cesare Damiano,
ex ministro del Lavoro, esponente di riguardo del Pd.
Ex comunista, falce e martello.
Di quel periodo ha conservato solo la falce:
per falcidiare passanti.

Ps: Anche Cesare Damiano ha l'autoblu...perché?
E' solo capogruppo del Pd in Commissione Lavoro.

Camera dei Deputati: Giammanco e quel ditino irriverente...



Da lei proprio no...
Non ci aspettavamo gesti così ineleganti.
Seduta soavemente sul sofà del corridoio Settebello, impegnata in una conversazione telefonica,
la bella Giammanco era contemporaneamente impegnata a perlustrare la narice sinistra del nasino...
Cotanta villania da una palermitana bene non è neppure immaginabile.
Forse ci siamo sbagliate:
si stava semplicemente grattando il naso:
(ancora) baci o (ancora) cazzotti?
Per svelare l'arcano, chiedere a Sminzo.

Camera dei Deputati: dal magna magna al lecca lecca...




Piazza del Parlamento.
La canicola estiva trasforma la scalinata del Basile in un risto-bar open air. 
Sempre più affollata di gente, turisti, curiosi, politici,
guardie del corpo, e autisti, la gradinata della Camera è diventata il luogo ideale dove consumare un pasto veloce all'ora di pranzo, rimorchiare millantando entrature importanti nei luoghi del potere, fare lo struscio, fare la 'punta' ai deputati in entrata: una sorta di 'arena'dalla quale osservare tipi umani, costumi sociali, vip e vamp della Camera del Deputati.
Ieri, l'ennesimo gruppo impegnato a gustarsi un gelato.
Dal magna magna 'intramoenia', al lecca lecca-indisturbato- 'extramoenia'.





giovedì 5 luglio 2012

Feltrinelli: la sinistra che contava si consola al buffet...



Per l'inaugurazione di 'Red'
(Read, Eat and Dream)
il nuovo 'magna&leggistore' della Feltrinelli, non poteva mancare l'intellighenzia rossa, anzi arrossata dal sole di Capalbio, 'arrubizzata' Montalcino.
C'era proprio tutta la sinistra che conta, anzi che contava: l'ex presidente della Camera, Fausto Bertinotti e consorte, come al solito casual chic, sempre con il suo portaocchiali e cravatta Gallo a strisce orizzontali; stile floreale per Lella, la moglie,  che indossava un vestito dalle mille sfumature blu;
  Poco più in là, Chicco Testa impegnato a mangiare e a sgomitare per accaparrarsi  gli arrosticini di pecora, la mortadella e le fritturine di verdura facendo incetta di zucchine.
Certo con questo caldo, una vera e propria bomba nucleare.
Ma lui, si sa, è a favore dell'atomo.
Charmantissimo, il presidente della Fieg e dell'Ansa, Giulio Anselmi, che brindava con la qualunque sorseggiando con gusto un calice piuttosto grande di prosecco.
C'era pure lui, la grande firma della Feltrinelli, Saviano,  che come una chimera, è stato visto, avvistato, intravisto, per poi sparire.
In una dissolvenza degna di una star del bianco e nero.
Tante chiacchiere, ma nessun intervento inaugurale.
Erano tutti impegnati a mangiare. 
In tempi di crisi, loro lo fanno a scrocco.


Camera dei Deputati: Veltronì gallo francese...



Veltroni per una volta ha messo tutti d'accordo in sala stampa alla Camera..
Dopo un avvio un po' pomposo nel dibattito sull'informativa di Monti post Bruxelles che già faceva innalzare la temperatura percepita a 50 gradi, è bastato che citasse Hollande con la 'a' sublimamente nasalizzata ed è scattata l'imitazione corale di una pronuncia più francese di Proust.
Prossimamente, un concorso tra chi è più realista del re, piu Gallo dei Galli: una passeggiata a paragone di una gara improbabile ormai tra chi è più veltroniano di Veltroni.
Anzi, di Uoltèer...

Palazzo Chigi: la politica di Monti provoca imbarazzi anche ai cani...



Monti fa venire i mal di pancia anche ai cani.
Subito dopo l'informativa del tecnopremier alla Camera sul vertice Ue, davanti a Palazzo Chigi un è stato colto da improvvisi
disturbi intestinali.
E ha lasciato una evidente  prova del disagio provato:
una chiazza di diarrea.
Imbarazzo del proprietario.
"E ora che la devo pure puli'?".
"E' inutile- replica un passante- tanto qui ci siamo tutti nella mer..."



mercoledì 4 luglio 2012

Camera dei Deputati: nel Pd riunioni a go-go, nel Pdl...sms come se piovesse




Dalla democrazia partecipativa alla partecipazione per sms.
L'evoluzione del costume politico-parlamentare passa attraverso le comunicazioni al(e con il) gruppo.
Ogni settimana, puntuale come una cambiale, il Pd si riunisce in sala Berlinguer.
Le convocazioni sono affisse in ogni dove: in buvette, all'ingresso di Montecitorio, al gruppo.
 Lo abbiamo notato proprio stamattina, quando per l'ennesima volta abbiamo riscontrato su una delle colonne del Palazzo la bacheca con l'avviso.
E ci siamo dette: "Ancora? Ma forse è quello dell'altra settimana"...
Verifichiamo: no, la data è quella di oggi, segno evidente che il gruppo Pd alla Camera dei Deputati
s'incontra, dibatte, valuta, studia, decide almeno una volta a settimana.
Certo, i guai della pentola li sa il coperchio.
Tuttavia, la
partecipazione, almeno formale, alla vita del gruppo è garantita.
E nel Pdl?
Quali sono le modalità di partecipazione?
Eccole...
Sms del capogruppo Cicchitto:
"Gruppo Pdl sta iniziando la prima chiama su mozione sfiducia deputato dal Rota. Si vota: NO. F.Cicchitto".
Eppoi dici perché oggi uno si vergogna di fare il deputato.



Camera dei Deputati: il magna-magna dentro e fuori dal Palazzo...

Piazza del Parlamento ore 14.
La scalinata dell'arch.  Ernesto Basile, che nei primi del Novecento costruì la nuova ala di Palazzo Montecitorio,
è diventata negli ultimi tempi  un bivacco. Senza nessuno che intervenga per rimuovere le persone che stazionano sugli scalini.
C'è gente che legge il giornale, che rimorchia, che dorme, che parla, che litiga, che critica, che osserva, che si ripara dal sole,  che prende il sole...
Sempre con le natiche appoggiate per ore sul  freddo marmo...
Oggi abbiamo trovato addirittura gente che mangia portandosi l'insalata di riso nei contenitori.
Del resto, sono lavoratori.
Anche loro devono mangiare.
Proprio come deputati...





martedì 3 luglio 2012

Fli: Governo Monti, la parola d'ordine sarà...





Nel profluvio di parole in libertà dell'Assemblea nazionale del Fli,
la frase più incisiva l'ha detta non un deputato, non un senatore, non un europarlamentare, non
un sindaco.
Non un 'gallonato'.
Ma un politico vero nel senso etimologico, di quelli che fanno attività sul territorio, di quelli che credono nel valore sociale del volontariato e dell'associazionismo, di quelli che credono nella politica come scommessa nel futuro attraverso  formulazione di modelli educativi sui quali far crescere i "nostri figli".
E' Giulio Buffo.
Un Carneade?
No, è  una figura storica della Destra romana, cresciuta nel Fronte della Gioventù, apripista della destra di Governo alla fine degli anni '90, quando con la Giunta Moffa, divenne assessore ai Servizi Sociali.
Un anti-retorico che ama gli aforismi: "E' bella la nave nel porto, ma non è per questo che è stata costruita"*.
Un anti-populista che ama però parlare di popolo e di gente chiamandoli però "cittadini"...C'è una certa qual differenza...
Non a caso, la frase chiave, lo slogan, il topic,  di quell'Assemblea l'ha lanciata lui...aprendo prospettive nuove per il Fli e per quel che sarà.
Parlando del Governo Monti e guardando dritto il Presidente Fini ha detto 
"Non abbiamo bisogno di ciò che è meglio. Ma abbiamo bisogno di ciò che è più giusto".
Finalmente un concetto di destra.
Di quella migliore.



*buffo su facebook scrive: la frase esatta è "la nave nel porto è sicura ma non è per quello che stata costruita".

lunedì 2 luglio 2012

Fli: (Poco) Futuro e (molta) Libertà di scazzo. Tra le donne, solo 4 le intervenute



Siamo davvero stanche di segnalare le contraddizioni della politica italiana. Come peraltro molti dei nostri lettori.
Ma questa non può passare sotto silenzio.
Durante l'ultima  Assemblea Nazionale di Futuro e Libertà, il presidente Fini, sempre molto attento alla alla parità di genere, lancia l'idea di inserire il 50 per cento delle donne nelle liste elettorali, donne senza 'quote'.
Ottima petizione di principio.
Peccato però che all'Assemblea Nazionale su 33 oratori (compreso Fini), soltanto 4 sono state le esponenti del gentil (per quanto ancora...?) sesso intervenute per prendere la parola.
Soltanto 4: Cristina Muscardini, Flavia Perina, Chiara Moroni e Anna Mancuso. Di cosa hanno parlato?
Di carceri, dei diritti dei gay, delle rappresentanze delle Regioni all'estero, di filosofia politica. "Di dove andiamo e cosa siamo" secondo Chiara Moroni...
E dire che tra i componenti dell'assemblea, molte sono donne.
Eppure sono rimaste in silenzio.
Perché?
Non si sentono rappresentate dalle maschie liti tra i fliniani?
Sono state 'silenziate'?
Avevano poco da dire?
Ne dubitiamo.
Difficile che le donne abbiano poco da dire:  non che lo dicano per forza meglio degli uomini, ma a parità di
'meriti' o 'demeriti'...almeno potevano dire la loro.
Che so...parlare di politiche per promuovere il rientro delle mamme sui posti di lavoro,
parlare di imprenditoria femminile...
denunciare il blocco dei fondi della legge sulle aziende rose, fermi al 2009.
Parlare delle politiche di conciliazione, che non è promuovere la pace tra marito e moglie...
Potevano parlare dei ritardi italiani rispetto ai Paesi Ue
sulle retribuzioni femminili.
Potevano parlare di come la rappresentanza femminile sia 'forte' sul volontariato e sulla rete, ma debole nei luoghi delle scelte.
Insomma, di argomenti ce n'erano.
E per avere un'idea bastava ripassarsi un po'
di interventi del presidente Fini che sul tema non smette mai di dire la sua.
Il tema non è da vetero femministe.
Ma è un tema che attiene alla inclusione sociale e alla crescita del Pil. Le donne che lavorano bene generano ricchezza.
Niente da fare.
Solo 4 sono intervenute parlando di tutt'altro.
Chissà, forse si sono intimidite per le tensioni tra le varie correnti?
Pare, infatti, che siano volati schiaffi tra i vari 'condomini'.
E se soltanto il pronto intervento del servizio d'ordine è riuscito a evitare il peggio,
la 'guerra' tra le varie anime tuttavia prosegue consumando amicizie molto virtuali e poco virtuose su Facebook.
Perché più della 'spada' può la piuma...
E di piume...ne stanno volando.






Camera dei Deputati: Lupi il vichingo tifa Forza Italia...

Nel tifo, come in amore, è tutto concesso...
O almeno quasi.
Il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi, si è sempre contraddistinto per lo spirito sportivo.
Come quando alla vigilia del fine del Governo Berlusconi, volò a New York per la maratona, o come quando se ne andò in pellegrinaggio in Terra Santa in un clima arroventato dall'antipolitica.
Ma la passione sportiva è come una fede, anzi più di una fede.
Al punto da trasformare anche un sobrio vicepresidente della Camera, arbitro dell'assemblea dei deputati,  in un 'vichingo tricolore' con tendenze esibizionistiche.
La foto, caricata da lui stesso sulla sua bacheca facebook poco prima della finalissima Italia-Spagna, ha raccolto una marea di commenti.
Il più cortese? Cornuto.
Proprio come un 'arbitro'.