martedì 24 luglio 2012

#Rassegnelibere: informazione libera ci scrive...la battaglia non è finita!

Riceviamo e volentieri pubblichiamo, con tanto di 'contrattino' on line
https://docs.google.com/file/d/1Bahjc7AAK6D4I5HNUlenaSDf1qQoOallqar9CfMRYUI1YIR7T1sahzDr3L40/edit?pli=1

Care Cicaline,

ricordate la battaglia di FIEG contro l'oscuramento delle rassegne stampa online? Non è finita e il DG Carotti, forte del nuovo assetto di FIEG deciso la scorsa settimana, è pronto a dire a tutto il mondo che ha risolto il problema.

In allegato troverete il contrattino capestro che vorrebbe far firmare alle società di Rassegne Stampa. Vi chiederete perché lo racconto a voi? perché la battaglia è molto più ampia e vi dico perché:

- il contratto è privatistico, in barba al ruolo del legislatore e dei compiti istituzionali di SIAE
- FIEG non ha ancora detto quali editori partecipano, è certo che il consenso non sia unanime
- la contribuzione richiesta è tale che farebbe chiudere le società di rassegna stampa, vi immaginate un lunedì mattina senza la vostra amata rassegna?
- Attualmente nessuna società di rassegne stampa ha sottoscritto tale contratto, che a differenza di quanto dice Carotti è molto distante da quanto esse accetterebbero

Importante: sapete quanto guadagnerebbe FIEG da tutto questo? facciamo due conti: secondo il loro schema 1,6 mln di euro il primo anno e 3,2 mln a regime nel 2015. Immaginate di dividerli per tutti i soci FIEG. siamo sicuri che risolleverebbero i conti disastrati dagli editori?

E allora a cosa punta FIEG. Presto detto: il prossimo passo e oscurare le rassegne online di aziende private e pubbliche amministrazioni. E imporre ai clienti delle società di rassegne stampa una nuova tassa, sulla falsariga delle licenze software (quelle che pagate anche voi a microsoft per usare office). Un mercato ben più ricco dunque.

ma non è finita: il pesce grosso sono gli aggregatori di news, come Google, sui quali gli editori hanno messo gli occhi da lungo tempo. Considerati parassiti dell'informazione il desiderio di FIEG sarebbe di imporgli una tassa sullo sfruttamento dei contenuti che vengono veicolati su web al di fuori dei siti web degli editori. Aria di nuova censura delle rete?

Per concludere, FIEG vuole fare tutto ignorando quanto contenuto nelle norme del diritto d'autore ed esautorando il Parlamento dal suo compito di legislatore. Ma si sa siamo in Italia.

Cordialmente.

PS. di seguito la comunicazione interna di FIEG dove viene annunciato un grande accordo che pare una mezza bufala a questo punto.


FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALIIl Direttore Generale

 Cari colleghi,

negli ultimi mesi, gli uffici della Federazione hanno incontrato – in nome e per conto di Promopress – le società ed agenzie di rassegne stampa che hanno manifestato interesse, per discutere insieme i termini della Proposta di Licenza Promopress.

All’esito delle trattative sin qui condotte è stato infine raggiunto un accordo per la gestione dei diritti d’autore in rassegne stampa.

I termini e le condizioni del contratto di Licenza, e relativi allegati, sono acclusi alla presente comunicazione, per Vostra opportuna conoscenza e valutazione.

Questi testi sono definitivi e rappresentano una soluzione comune, che tiene conto delle osservazioni e delle proposte di modifica da noi ricevute da parte degli operatori di rassegne stampa che hanno partecipato alla definizione del progetto.

Nei prossimi giorni l’iniziativa sarà ufficializzata e resa pubblica mediante una apposita campagna di stampa, con la espressa elencazione dei soggetti che hanno aderito alla iniziativa.

Come precisato fin dai nostri primi incontri, l’iniziativa è aperta a tutti i soggetti interessati. 
Restiamo, dunque, a disposizione per eventuali contatti o per ulteriori richieste di informazioni.

Cordiali saluti

Fabrizio Carotti


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