giovedì 12 luglio 2012

Comune di Roma: la cultura senza nome...

Ognuno ha diritto a un nome e a un cognome.
Lo dice la Corte Europea.
Figuriamoci poi se si tratta
dei giganti della letteratura mondiale.
Eppure, qualcosa alla Toponomastica del Comune di Roma deve essere sfuggito.
Ci sono vie dedicate a  Togliatti con tanto di nome, Palmiro, a Gramsci (Antonio) 
 ma se poi prendiamo Molière, Brecht, Cechov, il Comune, evidentemente già in bolletta ai tempi di Rutelli e Veltroni, se li dimentica tagliando sui nomi di battesimo di questi grandi scrittori.
Al 'povero' autore francese del XVIII secolo, creatore de 'L'Avaro'  hanno addirittura  omesso  l'accento.
Questione di oculatezza economica?
Questione di semplificazione di scrittura?
Questione di tempi?
Chi può dirlo...
Di sicuro, emerge uno spaccato di superficialità e pressapochismo poco educativo per i cittadini.
Ci sono persone che crescono sapendo chi è Vittorio Alfieri perché abitano in quella via.
Gente che conosce la storia di Alberto Cadlolo perché ha frequentato la scuola con quel nome e cognome.
All'Eur non è possibile.
Alla Montagnola, le strade dei più grandi autori mondiali sono senza nome.
Ma come diceva Brecht (Bertold):
"Verità, fa' la tua strada".
Speriamo...

Ufficio Toponomastica del Comune
http://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?jppagecode=uff_cult_toponomastica.wp

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