Al posto di Falce e Martello come
simbolo del glorioso Partito Comunista bisognerebbe mettere calce e martello.
I
compagni di oggi non sono come quelli di ieri che le case le espropriavano.
Ora compagni le case le acquistano, come il più becero dei capitalisti. Ma a
differenza dei capitalisti, il prezzo è scontato. Molto scontato. Troppo forse.
Ed è quello che è accaduto a Emiliano Coletta, figlio del candidato sindaco Damiano Coletta (nella foto) che, per via di
questo felice affare del figlio,
potrebbe avere qualche piccolo conflitto d’interessi nel caso in cui diventasse primo
cittadino di Latina.
Questa è la storia.
Il 14 dicembre 2015 Emiliano acquista
dalla società UNOERRE srl un appartamento di nuova costruzione con rimessa
pertinenziale a Latina, in via Roccagorga, 20/24, con Atto a rogito del Notaio
Giuseppe Celeste (Rep. N. 83003 Raccolta n.31909)), atto trascritto con Nota di
trascrizione il 30 dicembre successivo e registrato all’Agenzia delle Entrate.
La compravendita (con agevolazione prima casa) viene effettuata per un importo
di 170.000 euro più iva, dei quali 90.000 versati con assegni e i restanti 80.000
mediante accollo del mutuo.
Le visure catastali dell’immobile
lo descrivono così composto: 4,5 vani per 98 mq complessivi (di cui 90 coperti)
in categoria A/2 (rendita catastale 371,85) e 23 mq la rimessa, categoria C/6
(rendita 83,15).
L’Osservatorio del Mercato
Immobiliare della stessa Agenzia delle Entrate, che fornisce le quotazioni
medie degli immobili, per un immobile nuovo, in ottime condizioni di
manutenzione nella zona di via Roccagorga, stima un prezzo minimo di 2250 €/mq
e massimo di 2650 €/mq. Trattandosi di un immobile di nuova costruzione
(completato a giugno 2015), non c’è dubbio che la stima dei valori sia prossima
o uguale al massimo indicato, cosa che farebbe quotare l’intero immobile a oltre
250.000 €.
Il prezzo dichiarato nell’atto di
compravendita sarebbe quindi più basso di almeno un terzo rispetto al suo
valore reale.
Per cercare di capire le ragioni
di tale trattamento di favore, occorre indagare sui rapporti tra la società
costruttrice e la famiglia Coletta: la zia di Emiliano, Adele, sorella del candidato
sindaco per “Latina Bene Comune”, è l’avvocato che patrocina alcune delle cause
delle società della famiglia di costruttori Riccardo. Massimo Riccardo è
implicato in una serie di contenziosi con il Comune di Latina, dei quali il più
noto alle cronache è il sequestro del cantiere famoso alle cronache come “il
gigante buono”, con ordine di demolizione di opere abusive.
Altri più recenti
contenziosi con l’Amministrazione comunale sono insorti a seguito della
decisione del Commissario di annullare i Piani particolareggiati edilizi. Lo
stesso Massimo Riccardo compare nel video riportato da “Il Giornale di Latina”
(ancora consultabile in rete) mentre il 15 marzo scorso interviene nel cantiere
in corso proprio a Via Roccagorga mentre la Polizia Municipale procedeva al
sequestro del cantiere per presunte trasformazioni abusive dei locali tecnici
agli ultimi piani. Simone Riccardo possiede il 51% delle quote della UNOERRE
srl, della quale è amministratrice la socia di minoranza e sua madre Rosa
Belani, società dalla quale Coletta ha acquistato l’immobile a un prezzo fuori
mercato.
A rappresentare la società al rogito, in virtù di una procura, è un
altro membro della famiglia Riccardo, il padre Gaetano.
Sarebbe utile comprendere per trasparenza
a beneficio di tutti, quali risposte può fornire il candidato sindaco Damiano Coletta
a queste domande:
La registrazione del prezzo di 170.000 € al
Rogito e all’Agenzia delle Entrate corrisponde al reale prezzo pattuito, o
rientra in una tipica operazione di parziale occultamento dei redditi a fini di
evasione delle imposte?
Se il prezzo è quello realmente versato, lo
“sconto” del 30/35% applicato dalla UNOERRE a cosa è dovuto? E’ il
corrispettivo per le parcelle dovute a seguito delle prestazioni professionali
rese in favore dello stesso gruppo imprenditoriale da sua sorella Adele,
versato sotto altra forma?
Se ritiene che il prezzo corrisponda al reale
valore di mercato dell’immobile, è in grado di spiegare perché vi sia tutta
questa differenza con le stime dell’Osservatorio immobiliare dell’Agenzia delle
Entrate? E’ in grado di sostenere che anche gli altri appartamenti ancora in
vendita nello stesso immobile abbiano lo stesso prezzo?
Infine...
Quale garanzia di imparzialità può fornire ai
cittadini di Latina, qualora venisse eletto sindaco, in relazione ai
contenziosi che vedono il Comune opposto agli interessi del gruppo Riccardo?
Non ravvisa alcun potenziale conflitto d’interessi nei confronti di un gruppo
che si affida alle cure legali di sua sorella Adele e che vende con prezzi così
generosi una casa a suo figlio Emiliano?
Nella speranza che voglia
rispondere, noi mettiamo a disposizione i nostri spazi virtuali per chiarire
una vicenda che di virtuoso ha davvero poco.