venerdì 23 gennaio 2015

CAMERA DEI DEPUTATI COME IL TEATRO DELL'ASSURDO

 
 
 
Questo, rassegnamoci, è un Parlamento Costituente.
Come quello dei nostri Padri che,  quasi 70 anni fa con un'apposita Assemblea suddivisa in commissioni e sotto commissioni della durata di oltre due anni (1946-1948), scrissero una Carta durata bene o male fino a oggi.

Ma chi sono i neo-padri di oggi che apporranno (o non apporranno) le loro firme o che partecipano alla stesura della  madre-matrigna di tutte le leggi d'Italia?
 
Con un icastico esempio oratorio di questi giorni, ecco chi sono...
 
Stefano Allasia: Signor Presidente, indubbiamente sul processo verbale, mi scuso direttamente con lei come Presidenza perché ieri mi ha interrotto violentemente su un argomento con il quale stavo entrando nel merito dell'emendamento stesso.
Ma la mia richiesta sul processo verbale è la seguente: essendo stato io richiamato ieri più di sette volte dai diversi Presidenti di turno, avrei intenzione di capacitarmi delle motivazioni.
Infatti, in momenti storici diversi, in aula sono stato espulso per molto meno.
E, soprattutto, mi interrogo sulla successiva situazione che è avvenuta con la Presidente Boldrini in cui chiedeva di prendere Caon: io l'ho tenuto tutta la notte con me e l'ho riportato in aula ma adesso cosa ne faccio?
Perciò sarebbe da valutare in ufficio di presidenza questa situazione un po' anomala.
(Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord e Autonomie)


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