martedì 16 giugno 2015

MIGRANTI, FERROVIE DELLO STATO S'ACCOLLA IL 'TRENO' DELLA SOLIDARIETA'





Ci sembra di ricordare che le Ferrovie dello Stato 
si occupino  di treni. 
Certo, potrebbe farlo molto meglio. Ma il suo, diciamo così…’core business’ è quello:  trasportare  decine di migliaia di persone ogni giorno in giro per l’Italia e per l’Europa. A volte capita che i treni siano in ritardo, che le vetture siano vecchie, talvolta sporche. Ma insomma,  il suo lavoro è quello. E allora non si capisce perché, nella totale e colpevole assenza delle istituzioni,  da oltre una settimana le Ferrovie dello Stato stiano gestendo la fase acuta dell’emergenza, dando  assistenza ai migranti che vivono, mangiano e pernottano nelle sue stazioni. Mentre il Governo  volta lo sguardo dall’altra parte, Fs assume  assume il  ruolo di dispensatore umanitario di assistenza, logicistica, e vettovagliamento, igiene personale e igienizzazione dei luoghi. Attenzione: non vorremmo ora scatenare l’impietosa rabbia dei pendolari, sempre incazzati per la qualità dei loro viaggi ma ci piacerebbe invece  far scattare un moto quanto meno di stupore  e, volendo -perché no - anche di umana partecipazione a questa gara di solidarietà che l'azienda sta mettendo in campo rispondendo a quello che nei Paesi anglosassoni si chiama CSR, l'acronimo che sta per Corporate Social Responsability. 
Traduzione per i nostri governanti non anglofoni e ignari delle tendenze sociali mondiali: Csr significa responsabilità sociale d'impresa. 



A Roma, Fs ha messo  a disposizione il piazzale antistante per tutte le pietose esigenze del caso. A Firenze la stessa cosa. A Milano ha fatto anche di più: già da novembre, si apprende, aveva inviato al sindaco Pisapia l’offerta in comodato d’uso di locali presso la stazione Centrale da destinare proprio all’emergenza umanitaria. Da novembre, sì, avete capito bene, ben sette mesi fa. Dalla giunta, ci riferiscono fonti del Comune, nessuna risposta. Ma proprio  niente.  Sì perché l’emergenza migrazioni ovviamente non era previdibile né prevista…Ma chissà perché Fs invece, come una Cassandra, l’aveva preventivata e prevenuta.  Il sindaco Pisapia, eletto nelle file di quel partito che fa dell’umanitarismo e dell’internazionalismo apolide e nomade il suo cavallo di battaglia (o forse di Troia), ha chiarito: “Più di così Milano non può fare. Basta profughi”. In effetti basta. Tanto se ne occupa Fs…E se ne occupa anche la Croce Rossa. Avete capito bene, la Croce Rossa quell’istituzione benemerita che Renzi  sta chiudendo d'imperio sordo a qualsiasi appello. E il governo che fa? Nonostante la  mobilitazione umanitaria di Ferrovie, l'esecutivo Renzi non ha neppure pensato di convocare un tavolo di lavoro, una task force, un incontro, un appuntamento telefonico con i vertici dell’azienda. Né il ministro dell’Interno Alfano, né quello del Welfare Poletti, né il ministro dei Trasporti Delrio, né il ministro Padoan, né il ministro della Salute.  Hanno perso tutti il treno. Vanno in auto blu. 




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