lunedì 3 ottobre 2011

Alemanno prove tecniche di depistaggio

Sono mesi che gira il suo (di lei) nome. E sono mesi che si vocifera di un suo (di lui) dietro-front. In realtà la (im)possibile staffetta tra Alemanno e Meloni è quella che in gergo bellico si chiama diversivo.
Alemanno vuole scappare da una quasi certa sconfitta e candidarsi alle primarie per la futura premiership/leadership del Pdl, ma il ministro della Gioventù non ha alcuna intenzione di raccogliere il testimone.
A Roma tra gli ambienti della destra romana si sussurra che "ormai non vincerebbe neppure Gesù Bambino". Allora di che parla oggi l'Unità? La verità è che dietro questo ballon d'essai ci sarebbe il tentativo dell'aspirante stratega, Andrea Augello, senatore del Pdl, exAn, eterno sfidante del capo dei gabbiani, corrente egemonica a Roma e nel Lazio, che fa capo al creativo Fabio Rampelli, di lanciare la candidatura di un’altra fanciulla, Sveva Belviso.
Alemanno così giustificherebbe con una condotta ‘politically correct’ la sua uscita per favorire l’ascesa di una donna mentre la giovane vicesindaco di Roma, anche in caso di sconfitta, diventerebbe comunque un personaggio politico di prima linea. Da mandare al macello...

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