venerdì 28 settembre 2012

Il Piano Casa della Polverini non piace a Monti ma piaceva tanto al suo gruppo...



Il Governo Monti ha impugnato dinanzi alla Corte Costituzionale il Piano Casa approvato dalla Regione Lazio, guidata all'ormai ex governatrice Polverini.
Un piano sofferto che ha subito più di una osservazione da parte dell'Esecutivo nazionale.
La ragione sta nella violazione di norme statali in materia di tutela del paesaggio e in
materia di governo del territorio.
Una cosetta così, insomma.

Un brutto colpo per i palazzinari di Roma, ma soprattutto per l'Udc, che ha Luciano Ciocchetti come assessore all'Urbanistica.
Come la prenderà, Casini, genero di Caltagirone?...
Come la prenderà il grande vecchio?

Certo, a dare fuoco alle polveri ci penserà il quotidiano storico della Capitale, il Messaggero, latore di 'messaggi' sempre favorevoli e disinteressati sulle politiche urbanistiche, energetiche e ambientali...
Di sicuro, l'asse Polverini-Casini si potrebbe fatalmente
incrinare.
Eppure, su quel piano casa la Polverini aveva incentrato buona parte della sua comunicazione politica con tanto di manifesti, dibattiti, programmi radiofonici sulle emittenti locali per
esaltare le magnifiche sorti e progressive dell'edilizia
familiare.
Vuoi una stanza in più per tuo figlio che si sposa?
Col piano casa lo potrai fare...
Hai bisogno di una stanzetta per il pargolo in arrivo?
Col piano casa lo potrai fare.
Era tanto l'entusiasmo che anche il gruppo regionale che porta il suo nome, 'Lista Poverini',
ha investito ingenti risorse per parlare al popolo di questa
legge rivoluzionaria.
Basta scartabellare sul bilancio del gruppo pubblicato sul sito internet per rendersene conto.
Per promuovere il Piano Casa infatti, nel marzo dello scorso anno, sono stati spesi 2000 euro per un incontro presso l'Hotel  Ripetta,  a maggio altri  2.280 euro per volantini sulla nuova legge, mentre nel luglio dello scorso anno ne sono stati spesi 6000 questa volta  per brochure.
Peccato che hanno pubblicizzato una legge come dire...
illegittima...
Ma c'è di più:
Per l'attività di convegnistica e relative spese soltanto nel 2011 sono stati 'investiti' 110mila euro definite spese generali  per riunioni, convegni, conferenze e incontri, cui si aggiungono
quasi 880mila euro per attività identificate come diffusione delle attività del gruppo attraverso  riunioni, convegni, conferenze, incontri. Sembrano voci uguali...
Ma non lo sono. Le prime sono solo incontri e dibattiti, le seconde sono invece spese di diffusione attività del gruppo, stampa e manifesti. L'attività più corposa ed esosa è quindi quella tipografica. 
Tutte fatturate, ovviamente. Ma dove stanno le fatture? 
Vabbe'...tanto ci pensa lei a fare pulizia.
Ma la fa anche a casa sua?...


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