martedì 30 ottobre 2012

Agenzia digitale: il Governo Monti punta su Ragosa



Agenzia digitale:
pronti!Partenza...
Blackout!
Il Consiglio dei Ministri di oggi nominerà- forse- Agostino Ragosa primo direttore generale della neonata
Agenzia Digitale Italiana.
Un nome, una garanzia che tanto piace... ai monopolisti di Stato.
Ragosa, 62 anni, ingegnere laureatosi al Politecnico di Napoli,
una vita spesa nell'Information Technology, ha sbaragliato i circa 200 curricula arrivati per l'ambita posizione.
(A proposito, in nome della trasparenza, non sarebbe possibile dare una sbirciatina a questi cv?) 
Ricco di un'esperienza professionale di indiscussa capacità, Agostino ha seguito passo passo i processi innovativi
delle Tlc italiane.
Prima a Telecom Italia, poi a Telespazio, Telesoft, e Atesia, ha ricoperto il ruolo di direttore operativo in Italcable prima di approdare alle Poste Italiane.
Una storia di tutto rispetto, con qualche ombra.
La sua possibile nomina infatti getta in allarme
le aziende private competitors di quelle pubbliche.
Il suo- dicono i ben informati- è un profilo da monopolista che non garantisce terzietà rispetto al libero mercato.
C'è poi un aspetto puramente tecnologico.
Ragosa non ha realizzato alcunché di innovativo.
Non è un manager 2.0,  perché- si osserva- i processi di informatizzazione tecnologica delle Poste sono stati di fatto appaltati all'Ibm, ad Hp e a Telecom.
Una triangolazione che lo scorso anno assurse ai disonori delle cronache per il collasso informatico degli sportelli per il pagamento delle pensioni e dei conti correnti di cittadini e imprese con tanto di denunce da parte delle associazioni dei consumatori.
 Un disservizio durato circa una settimana che gettò nel panico le Poste e gli utenti tanto da essere oggetto di tre interrogazioni (Pd, Udc e Lega Nord).
Per l'introduzione di quel nuovo sistema informatico, Poste Italiane ha speso, o meglio 'investito', circa 210milioni di euro per il rinnovo della dotazione hardware presso gli uffici postali, e 204 milioni di euro per lo sviluppo di software
sia all’interno del Gruppo a supporto della piattaforma infrastrutturale IT, sia dalla Capogruppo per attività del bancoposta come si legge sulla relazione finanziaria annuale del 2011. 
Ragosa è stato tra i principali promotori di questa 'infrastrutturazione tecnologica'.
E quindi tra i principali responsabili del 'baco' postale
che 'appanicò' 14 mila uffici disseminati in Italia.
Oggi,  il suo nome, quello di Agostino Ragosa è in pole
position per la rivoluzione 2.0 della pubblica amministrazione italiana e per lo sviluppo delle nostre start up
made in Italy.

Come diceva un altro Agostino, Sant'Agostino:
"Sbagliare è umano. Perseverare è diabolico".


 

Nessun commento:

Posta un commento