mercoledì 3 ottobre 2012

Pd: riunione tra Bindi, Bersani, D'Alema ed Errani al riparo da orecchie indiscrete...



Un'immagine da compromesso storico, un gruppo da mobilitazione emergenziale.
Il segretario del Pd, Bersani, accompagnato dai pezzi da novanta del vecchio Pci,
D'Alema ed Errani, si è incontrato con la democrat-popolare, Rosy Bindi, storica esponente del filone democristiano cattocomuista.
L'incontro sarebbe avvenuto nell'appartamento privato della Camera messo a disposizione della vicepresidente, nei pressi di Piazza del Parlamento.
Tema all'ordine del giorno?
Certamente di alto profilo istituzionale, visto il luogo.
Ovvero la bozza che Errani ha consegnato al Capo dello Stato sulla riforma delle Regioni.
Sicuramente il quartetto ha affrontato anche il tema dei costi delle giunte regionali e dei consigli,  con le loro malversazioni, i loro sperperi, le spese di dubbia opportunità.
Ma avranno affrontato anche, veltronianamente, l'arrivo della Guardia di Finanza presso il consiglio regionale dell'Emilia Romagna.
Chissà se i magnifici 4 avranno fatto  mea culpa sulla riforma del Titolo V, approvato dal centrosinistra con solo 4 e maledetti voti di scarto a pochi giorni dalla chiusura della legislatura.
Chissà se, consumando caffè amaro e croissants, e al riparo da ascoltatori indiscreti abbiano
pianificato una exit strategy per non trasformare la Regione Emilia Romagna in un altro scandalo mediatico. 
Perché se il Pd del Lazio ha avuto buon gioco nel dire che loro stavano all'opposizione, in Emilia Romagna invece governano loro.
E da sempre.
La riservatezza è totale.
La prudenza, ai massimi livelli. 
Basti rivedere questa scena interessante:
 Errani prende il suo cellulare dalla tasca, lo passa a Bersani che chiama il suo autista per consegnargli l'apparecchio telefonico.
Mani sicure e consegna del silenzio.
Al cellulare è meglio non parlare.
Troppi disturbatori:  
molti sono visibili...
altri, invisibili...




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