mercoledì 24 ottobre 2012

Mibac: Nastasi lascia il gabinetto di Ornarghi senza neppure l'onore delle armi...

Lo abbiamo scoperto solo oggi, 'galeotta' la cicalata 'melandrina'.
Il potentissimo Salvo Nastasi non è più capo di Gabinetto del Ministero dei Beni Culturali,
ruolo che aveva  durante il mandato di Sandro Bondi e Giancarlo Galan.
Il delicatissimo ruolo ora è in capo ad Adriano Rasi Caldogno.
L'avvicendamento si vociferava già ad agosto,  ma l'ufficializzazione è arrivata  a settembre.
La notizia è stata considerata una 'non notizia' dal Ministero del Beni Culturali tanto
che facendo una ricerca sul sito del ministero non siamo riusciti a trovare alcuna informazione relativa
al cambio di guardia.
Strano.
Il ruolo di Nastasi è sempre stato piuttosto 'chiacchierato', come si dice nella Città Eterna.
Non solo per le sue liaisons politico-istituzionali-sentimentali,
ma anche per il peso specifico dell'uomo, il cui nome è stato fatto
nelle  intercettazioni sulla P4 vicenda Bisignani e nella
gestione dei fondi Arcus.
Un profilo a tutto tondo sul quale sono volate numerose interrogazioni, tra le quali quella del sen. Lannutti dell'Idv.
Nastasi, che da capo di gabinetto manteneva anche l'incarico di direttore generale dello Spettacolo dal Vivo oggi (che a tutt'oggi conserva) è stato dunque fortemente ridimensionato anche se lo stipendio è comunque ragguardevole:
160mila euro lordi all'anno.
Questo cambiamento è passato sotto traccia, o quasi.
Ne ha parlato soltanto l'Adn Kronos che con un lancio di quattro righe quattro - chapeau-  informa il 31 luglio dell'avvicendamento citando fonti non ufficiali.
Nulla invece si sa degli emolumenti per il  nuovo responsabile del Gabinetto, Cardogno,
la cui nomina è avvenuta il 1^ settembre.  
L'attuale responsabile del Gabinetto, per l'operazione trasparenza, è elencato sul sito del Mibac ma privo della relativa informazione sullo stipendio.
Insomma, ancora una volta, il governo degli Ottimati, guidato dall'ottimo Monti,
usa la tecnica del 'vedo-non vedo'.
Nuovi Gabinetti, stessa merda!

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