giovedì 10 novembre 2011

La fine di B. e la legge del contrappasso


Statisti che vanno e che vengono.
Certo se avesse tirato fuori prima questa tempra da statista...magari le cose sarebbe andate diversamente.
Nessuno poteva immaginare che l'invincibile Cavaliere a due vite, creatore di un impero fondato sull'economia reale, politico capace di sconfiggere moltitudini nemiche, sciabolare contro armate di magistrati, irretire parlamentari, conquistare uomini e donne col potere di un sorriso e di tanti soldi, fondatore di una politica basata sulla corporalità, sulla gestualità, sulla tangibilità, elargitore di buffetti, di pacche sulle spallate e palpate di natiche muliebri, sarebbe stato sconfitto soltanto da un unico mostro, senza volto, incorporeo e impalpabile: la Finanza internazionale.

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