martedì 26 giugno 2012

Camera dei Deputati: come bruciare un aspirante candidato a tutto


Abbiamo già raccontato ai nostri followers su twitter dell'ego-ipertrofico del presidente Forum della Meritocrazia, Arturo Artom. Nelle sue battaglie sulla meritocrazia ha attirato l'attenzione dei media, aggregato giovani, e lanciato messaggi inediti legando il suo destino a quello di Steve Jobs e Leon Battista Alberti...
Un visionario con un certo qual fascino.
Artom è un bravo cristiano con molte (troppe?) ambizioni, tra cui quella di candidarsi alle elezioni. Forse...
Avendo però un ego smisurato, conquistare un seggio parlamentare è un obiettivo troppo facile. 
Più verosimile invece l'ipotesi di  dirottare il suo movimento- composto da moltissimi giovani qualificati- su altri movimenti in arrivo e accreditarsi così come leader politico di un target elettorale privo di rappresentanza effettiva.
Il problema però è che Artom  deficita di misura. Basti osservare con una certa attenzione la rassegna stampa sul sito http://www.forumdellameritocrazia.it/
Articoli autorevoli, retroscena interessanti, decine e decine di pezzi ma che parlano sempre di qualcun altro.
Quelli dedicati a lui, si contano sul palmo di una mano.
Altro esempio: qualche giorno fa, in un convegno alla Camera dei Deputati, osò l'inosabile.
In chiusura del convegno,
il presidente Fini prende la parola per tirare le conclusioni e fare i saluti finali.
La rigida etichetta di Montecitorio vuole, anzi, impone che nessuno intervenga dopo il commiato del Presidente.
Artom, evidentemente poco avvezzo ai rituali istituzionali, afferra il microfono dopo Fini e chiama tutti i presenti all'ascolto per dare le ultime coordinate sulla sua fondazione con toni comiziali.  
Scandalo.
Sorrisetti imbarazzati.
Gelo al tavolo dei discussant.
Insomma, Artom che smaniava per accreditarsi nei Palazzi che contano, ci mette il piede ma per scavarsi la fossa.

 

Nessun commento:

Posta un commento