giovedì 28 giugno 2012

xxxEsclusiva del Cicalino: Camera dei Deputati: Fini linea dura, la rassegna stampa on line è salva!



Abbiamo aspettato un po' per riparlarne.
Ma non abbiamo mai dimenticato la nostra battaglia sulle rassegne stampa on line e sulle libertà digitali, tema questo in particolare del quale  oggi
parla Luca Pautasso sull'Opinione ((Leggi l'articolo) .
Sta nascendo il partito dei Pirati, segnala il giovane osservatore dei vezzi e vizi del mondo web, che su twitter recupera, non a caso, l'hashtag #rassegnestampa.
Quello dei Pirati è movimento che si batte per le libertà digitali e che potrebbe candidarsi alle prossime elezioni.
Ne approfittiamo per fare il punto della situazione sulla base dei rumors che abbiamo raccolto in queste settimane di silenzio.
Il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, che- con coraggio e un pizzico di trasgressione-  aveva fatto propria la battaglia sulle rassegne stampa open on line,
non demorde.
La Camera dei Deputati sta portando avanti una trattativa serrata con la #Fieg, intenzionata a oscurare la rassegna di Montecitorio così come era riuscita a oscurare quella di Palazzo Chigi,  complice un acquiescente Monti in resipiscenza anti poteri forti.  L'amministrazione vuole  'strappare' risultati importanti senza compromettere da una parte il diritto d'autore, e dall'altra senza lesionare la continuità di  un servizio d'avanguardia molto amato dagli utenti della rete.
La Rassegna stampa della Camera, sorta durante la presidenza Violante in virtù dell'intuizione di un team di professionisti dell'Ufficio Stampa, è un servizio gratuito offerto agli utenti, autorevole e molto consultato.
Tra tutte le rassegne stampa istituzionali è la più radicata sulla rete (quasi un ossimoro...) seguito da semplici cittadini e da importanti giornalisti.
Non a caso, Gianni Riotta, accorgendosi del pericolo lanciò  l'hashtag #nocensurerassegneweb, e condivise con il Cicalino questa battaglia. 
Il 'caso' divenne nazionale, con articoli di  rilievo da parte dei più autorevoli giornali.
La perla della rassegna della Camera è senza dubbio l' archivio che è non solo un patrimonio documentario prezioso per i giornalisti ma anche per coloro che sono interessati alla storia delle istituzioni politiche e parlamentari di questi ultimi 15 anni.
Arriviamo 'all'oggi'.
Secondo fonti della Camera, un risultato Fini lo avrebbe già ottenuto. E non di poco conto considerato  il 'Moloch'con cui tratta...
La Fieg non chiede più l'oscuramento della rassegna sic et simpliciter. Su questo il Presidente è stato irremovibile.
A questo punto, gli editori, indisponibili a fare una battaglia giudiziaria contro la Camera per evidenti ragioni, avrebbero chiesto il differimento della sua trasmissione on line alle 15 (ora la rassegna è visibile dalle 7 del mattino).
La Camera avrebbe controproposto le 12. E pare si sia raggiunto un accordo.
Su un punto, tuttavia, pare che non ci sia stata possibilità di trattativa.
L'archivio storico non sarà più consultabile dagli esterni.
Del resto, qualcosa bisognava pur cedere.
Ma garantire la visibilità della rassegna per tutti sull'attualità, forse...val bene una 'messa'.
Si rassegneranno gli storici. Se ne faranno una ragione gli intellettuali alla ricerca della pubblicistica passata. 
Gli utenti della rete  però potranno continuare a
leggere la preziosa rassegna del giorno.
Poco prima dei pasti.
Come aperitivo.
O come amaro.



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