venerdì 30 marzo 2012

Camera dei Deputati: Addio chiare, fresche e dolci acque...il triste destino della fontanella anisetta...


Sono settimane che tentiamo di bere dalla storica fontanella della Camera dei Deputati, disegnata dal Basile.
E' impossibile.
Una cronica mancanza di bicchieri rende impossibile il refrigerio.
La fontanella 'anisetta', posta accanto alla tabaccheria e alla sala stampa, da cui scorre l'acqua freschissima del condotto Trevi, sembra destinata anch'essa a subire i tagli dei costi della politica.
C'è stato un tempo in cui a quelle acque si ristoravano Turati e Croce. Con accanto un tavolino di legno dove posava una bottiglia di anice, generazioni di oratori parlamentari prima di prendere la parola, o dopo averla presa, si potevano rinfrancare dalle fatiche attraverso quelle chiare, fresche e dolci acque, che scorrevano da tre cannule, oggi ridotte a una e senza più la bottiglia di anisetta.
Tempo addietro, lo stesso decano dei cronisti parlamentari, Pasquale Laurito, con la sua stessa 'Velina Rossa',  si arrabbiò chiedendo il ripristino della bottiglia. 
Si formò anche 'Gruppo Sostenitori dell'Anisetta', al fine di garantire la presenza, a spese dei deputati promotori, della bottiglia di anicetta accanto alla fontanella interna della Camera.
Ma parliamo di tre, quattro anni fa.
Oggi mancano addirittura i bicchieri, bicchieri di plastica, per evitare furti.
Oggi, nessuno può più bere da quella fontanella ancora inutilmente in  funzione.
Al detto evangelico, "dare da bere agli assetati", Montecitorio si è convertito alla filosofia eraclitea:
"Tutto scorre".

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