martedì 6 marzo 2012

Pdl: la conversione in rosa dei maschi deputati maschi...



Ok il via libera c'è.
Lo assicurano le agenzie, lo garantiscono loro: i deputatati italiani di sesso maschile che in un trasversale accordo bi-tri-partisan sostengono che sì in fin dei conti le donne non sono adeguatamente rappresentate in Parlamento.
Non tanto per la qualità...ma per la quantità....
E allora la sorpresa che non ti aspetti è la seconda conversione pidiellina nel giro di pochi mesi.
Prima c'è stata la scoperta di internet, diventato il must del Partito di Silvo-Angelino. I due, con un entusiasmo da neofiti, ci sbomballano con la scoperta dell'acqua calda: la new economy, l'agenda digitale, i social network e media.
Un uragano per colmare venti anni di assenza.
Meglio tardi che mai.
Oggi, massima sorpresa, la necessità di accelerare le politiche di genere, la rappresentanza femminile, l'altra metà della mela, pazienza se poi è bacata...
Insomma, in una conferenza stampa Pdl, Pd, Udc, i parlamentari Rampelli, Vaccaro e Occhiuto (un  nome, un programma) reclamano il rispetto dell'art. 51 della Costituzione sulla rappresentanza femminile e sulle pari opportunità tra uomini e donne.
Erano presenti anche parlamentari del gentil sesso:

Melandri e Carfagna,
anzi LA Melandri e LA Carfagna, entrambe ex ministre, entrambe deputate.
Hanno parlato? Hanno commentato? Sono intervenute? Hanno chiosato? Hanno interagito con i colleghi?

Macché: in silenzio, sono state in silenzio.
Belle statuine.
Parlano loro, i maschi parlamentari maschi...
Alle 'belle e brave' parlamentari è già tanto se concedono il voto...


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