martedì 27 marzo 2012

Un nonno libero... per tutte le stagioni...


I nonni sono i nonni...
Ma ce n'è uno che si chiama Libero ed è diventato un'icona nazionale.
Magistralmente interpretato da Lino Banfi, nonno Libero è stato per molto tempo il simbolo dell'Italia saggia, concreta e operosa. E, ovviamente partigiana!
Una popolarità tale che ha creato una sovrapposizione tra il personaggio e il suo inteprete.
L'altro giorno, nonno Libero/Lino Banfi ha partecipato alla presentazione di Rete attiva per Roma, promossa da Alemanno e consorte.
L'amicizia tra Banfi e Alemanno, suggellata dalla comune origine pugliese, è talmente forte da indurre Lino declamare una 'poesia' per il suo amico:
“Io e Gianni siamo tutti e due cispadeni, ma ci sentiamo romani più di tanti romani, quindi siamo riconoscenti a questa grande città, che ci ha dato la notorietà e la romanità. E, come residente a Roma da 50 anni, io penso che prima che arrivi chissà chi a fa' danna', conviene tenerci il ragazzo Gianni Alemanna, sindaco di Roma per quest’anno e per altri cinque anna”.
A Lino si perdona tutto, anche qualche rima sballata.
Poi, però, cercando tra gli archivi, esce fuori un Lino Banfi in versione nonno Libero che nel 2006, proprio nel bel mezzo della campagna elettorale di Veltroni, presenziò a un'iniziativa 'il gran ballo con gli anziani' a sostegno dell'allora sindaco di Roma.
"Cari reghezzi- disse puntualizzando la sua distanza politica da Ualter -  tra noi è nata una simpatia ed una amicizia. Ci vogliamo bene e voterò per lui anche perchè è meno pericoloso da sindaco che da presidente del Consiglio. Chi lo ferma più?”.
Chi era l'antagonista di Veltroni?
Alemanno...
Ma il protagonista sempre lui: Lino Banfi/nonno Libero.
Ieri, al ballo degli anziani.
Oggi, al walzer dei furbetti...


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