lunedì 14 maggio 2012

Concerto Sala Nervi: marmaglia italica dal Papa, urgono lezioni di stile da Carlà...



Mises oltremodo inadeguate.
Saluti istituzionali fuori da ogni etichetta.
Donne fasciate in vestiti ghepardati con minigonne inguinali. Consorti presidenziali sedute con le ginocchia semidivaricate.
Nessuno delle autorità presenti in grado di fare il baciamano al Pontefice:
tranne una.
Lei, Rosy Bindi.
Tanto goffo e fuori misura quello di Alemanno, che si è prostrato sfiorando ‘altezze’ delicate, tanto ineccepibile quello della pasionaria del Pd.
Non male è andato anche Marco Patuano, amministratore delegato di Telecom Italia.
La bella Romana Badescu, consigliere del sindaco Alemanno per le questioni legate ai romeni, non si è resa conto di dove stava: strizzatissima in un vestito nero, mostrava esuberante scollatura,  abbondante come il sederino di un bimbo di sei mesi.
Su tacchi h.14  in acciaio,
sembrava la moglie del Conte Dracula.
Elsa, la moglie di Monti,  pareva la badante del presidente del Consiglio.
Capelli ‘mesciati’con sfumature anni Sessanta, ricordava la ‘sciura’ di Abbiate Grasso ai tempi  del miracolo economico.
Il marito, Mario Monti, ha salutato il Papa senza grande enfasi, facendo insospettire i presenti su un rigurgito di un tipico anticlericalismo legato alle sue fraterne frequentazioni di ambienti politico-finanziari-internazionali...
Con un'aria di sufficienza, ha stretto la Santa Mano per poi girarsi velocemente dall'altra parte.
Evidentemente, si sente più Santo del Papa…
Gianni Letta è apparso stanco e fuori  ruolo.
Davanti a tanta plebaglia in ghingheri e piattini, il Maestro Muti ha perso la pazienza perché l’autorevole parterre non si è mostrato all’altezza di rispettare i tempi della musica.
Come popolani ai tempi di Mozart, hanno interrotto con un applauso fuori tempo il direttore d’orchestra.
La permalosità del Maestro è proverbiale. In sala Nervi per il concerto augurale per il settimo anniversario del pontificato di Sua Santità, Benedetto XVI, si è innervosito per l’entusiastica ma inopportuna interruzione e non ha potuto chiudere il brano finale.
Foltissima presenza di grandi commis di Stato, tutti in auto blu, ma incapaci di fare un baciamano o un inchino come Dio comanda a chi lo rappresenta in terra...
Quello dell’ex première dame Carla Bruni davanti alla Regina Elisabetta resta da manuale.
Si consiglia a questo 'generone romano' e romanizzato lezioni di di stile da Carlà.
Tanto ora è sfaccendata e un po’ di etichetta può insegnarla ai gaglioffi d’Italia.

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