lunedì 7 maggio 2012

Letta: ritorno a Mediaset?



A Mediaset, molti se lo augurano.
Anzi, ci sperano proprio.
Ed è per questo che si sta diffondendo una elettrizzante eccitazione.
Sono settimane che nei corridoi (soprattutto romani) della tv del Biscione si sussurra di un probabile rientro in azienda di Sua Eminenza Azzurrina, Gianni Letta.
Per un uomo come lui sempre in silenziosa trincea operativa, il decorso post governativo non deve essere facile.

In molti lo rimpiangono anche a Palazzo Chigi:
rimpiangono la sua discrezione spesso rievocata come  contrappunto alla verbosità del suo successore, Antonio Catricalà, le cui esternazioni (tutte troppo politiche)spesso minano il delicato equilibrio dell'Esecutivo.
Tutto l'opposto di Letta che ovunque andasse è sempre riuscito a stemperare, equilibrare, mediare tra interessi opposti.
Vero Ministro dell'Armonia, oggi Letta è l'uomo più rimpianto della Seconda Repubblica.

Lui, anche in questa  fase di disimpegno ufficiale, ha adottato la cifra che gli è più consona:
presenza discreta ma costante nei luoghi che contano.
Lo si vede  a molte iniziative istituzionali, organizzate nei Palazzi del potere, o nei salotti di Roma 'godona', e sempre in tutte le occasioni salutato con la necessaria deferenza.
Ma troppo disimpegno non corrisponde alla sua natura, nient'affatto piegata dall'età. 
 E allora, ecco riaffacciarsi l'idea di una 'grande rentrée' a Mediaset per risollevarla dalle cattive sorti:
crollo della pubblicità, palinsesti sballati, perdita di pubblico.
Il fatto che Letta abbia scelto come suo quartiere generale
gli uffici Mediaset di via del Nazzareno alimenta le speranze nei corridoi romani dell'azienda, più sensibili alle influenze del Palazzo.
"E chissà che- ci confessano- con lui non torni anche il Cav.: che avrà perso appeal in politica, ma come imprenditore televisivo mantiene intatto il suo fascino".
Del resto, per uscire dal pessimismo degli Anni '70,
fu lui a inventarsi i programmi dei ruggenti Anni '80.








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