lunedì 21 maggio 2012

Pdl: divorzio breve, Paniz ci riprova



Noi facciamo il tifo per l'avv. Paniz: ci auguriamo che il deputato riesca a convincere il Pdl, afflitto rigurgiti anti-divorzisti,  a sostenere la sua proposta di legge sul divorzio breve, oggi all'ordine del giorno in assemblea.
Ne avrebbe davvero bisogno, il nostro Paniz, di conquistare una vittoria per una grande battaglia di diritti civili anche per riconquistare la sua buona reputazione presso l'opinione pubblica.  
Su Google il suo nome è associato automaticamente
a quello di Ruby Rubacuori e Mubarak.
Il giorno in cui la Camera doveva votare l'autorizzazione delle perquisizioni domiciliari nei confronti del deputato Berlusconi, l'avvocato intervenne  sostenendo che il presidente del Consiglio  riteneva davvero che la minorenne fosse parente di un Presidente di Stato ed era dunque 'titolato' a intervenire presso la Questura "perché la tutela delle relazioni internazionali passa anche per telefonate come questa".
Insomma, il povero avvocato fu mandato al macello per difendere l'indifendibile. Lui, senza mai pentirsi, ha continuato a lavorare in commissione giustizia, lontano dai clamori, per riproporre una battaglia di nove anni fa che non è riuscita mai a diventare legge.
Anche oggi,  il Pdl è recalcitrante, confondendo il suo ruolo politico, di partito laico e semplificatore dei processi (non solo quelli del Cav.) giuridico-amministrativi,  con quello di portavoce del Vaticano.
Oggi la reputazione di Paniz può affrancarsi dal quel 5 febbraio 2011 trascinando in questa vittoria tutto Pdl.
Sempre che il partito di pluridivorziati e ultrafedifraghi voglia affrancarsi pubblicamente dalle influenze di Oltretevere.


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