venerdì 10 febbraio 2012

Giarda, ministro d'altri tempi, ignora che le parlamentari sono onorevoli (oltre che signore)


Sembra un ministro della Destra storica. E' un melomane, il suo debutto alla Camera dei Deputati destò sorpresa. Prendendo la parola dopo tanti anni non nascose l'emozione suscitando l'ammirazione di tanti: "Vi ravviso luoghi ameni, in cui lieti, in cui sereni, sì tranquillo i di' passai, della prima gioventu'..." disse citando 'La sonnambula' di Bellini. Ma, nonostante l'apparente cortesia il min...istro dei Rapporti con il Parlamento, il prof. Giarda, 75enne, comincia a mostrare il volto impassibile dell'accademico, del teorico scontroso e irrispettoso del protocollo parlamentare soprattutto nei confronti dei parlamentari del gentil sesso sia di centrodestra che di centrosinistra.
Ieri, è capitato alla deputata moglie di un 'simbolo' della dedizione allo Stato: Maria Rosa Villecco vedova Calipari (Pd). Durante il dibattito sulla fiducia sul dl 'svuotacarceri', l'onorevole si è avvicinata al ministro della Giustizia Severino per sottoporle un Ordine del Giorno sulle morti femminili nelle carceri italiane. Il ministro ha prestato subito la massima attenzione al tema, ma essendo incalzata dalla Lega, la Callipari, proprio su suggerimento del ministro, si è rivolta a Giarda. Dopo la prima veloce spiegazione, il professore si è allontanto chiedendole di aspettare: "Signora- le ha detto - attenda un secondo". "Signora? ho sentito 'Signora'? Mah. Andiamo bene..." avrà pensato l'on. Villecco Calipari, cominciando a spazientirsi: "Ma non è un rapporto tra deputato e ministro?", domanda basita la parlamentare a un collega testimone della gaffe... Dopo un'ulteriore attesa di 10 minuti, finalmente il ministro professore legge l'Ordine del Giorno. Apporta correzioni formali, proprio come un professore che esamina le tesine di laurea. Poi entra nel merito e, mostrando insofferenza, taglia le parti più politicamente delicate. Poi d'improvviso sbotta: "Ma questo Ordine del Giorno...ma che figura facciamo fare all'Italia: sembra un Paese del Terzo Mondo".
Sconcerto dell'onorevole Villecco Calipari.
Si svegli, Prof.! Siamo nel Terzo Millennio e si dà il caso che dal 1946 le donne hanno diritto di voto: non siamo nel Parlamento del Regno d'Italia. E nelle carceri le donne muoiono, proprio come gli uomini. Almeno in questo, purtroppo c'è parità di genere.

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