martedì 14 febbraio 2012

Olimpiadi: La fiaccola non passa per Roma e il sindaco (si) brucia

L'uomo del Monte ha detto no. La fiaccola delle Olimpiadi del 2020 non partirà da Roma. E al sindaco Alemanno la bocciatura brucia. Come a tutto l'estabilishment del Comitato che aveva sperato in un grande rilancio dell'immagine romana e italiana nel mondo. Come ai grandi palazzinari che resteranno a secco di cambiali da incassare. Come alle grandi aziende di grandi eventi e di comunicazione che s...tavano lì a fare il tifo per puro spirito sportivo. Come alle archistar che almeno per una volta almeno resteranno a digiuno di grandi restyling urbanistici...Solo in pochi confidavano nelle Olimpiadi come grande business perché tutti, ma proprio tutti, credono nello sport come promozione dei migliori valori dell'umanità.
Paniz già inveisce:"Da Monti uno schiffo al chi crede nello sport". L'unica a giubilare è la Lega: "Bene il no al magna magna delle Olimpiadi". Si sa, i leghisti magnano a casa loro... La bruciatura della bocciatura, che duole come una sconfitta, intacca l'immagine di Gianni Letta, e del trasversalismo buonista Pd-Pdl (Veltroni e Bettini che ci avevano messo la faccia) che su questo appuntamento aveva smesso di guerreggiare. Quella di Alemanno invece non viene intaccata. Era già sputtanata di suo...
Le Olimpiadi nascono in Grecia. Come la democrazia. Ma in questo periodo, né l'una né l'altra godono di godono di buona salute. Non resta che sperare nel medagliere olimpico. Ma anche in quel caso, come insegna De Cubertain, l'importante è partecipare.

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