giovedì 26 aprile 2012

Camera dei Deputati: arriva il Def scappa Monti, assenti 622 deputati



Giornata clou oggi in aula.
La Camera dei Deputati infatti ha iniziato la discussione generale sul Documento di Economia e Finanza.
La seduta è stata aperta alle 10, ma avanza stancamente.
Su 630 deputati soltanto 8 sono presenti.
La responsabilità però non è dei parlamentari fannulloni.
Secondo il leghista D'Amico la colpa è del Governo Monti che ha chiesto di calendarizzare il documento, fondamentale per la tenuta dei conti pubblici, proprio in questa settimana, a cavallo tra due festività e soprattutto alla vigilia delle elezioni amministrative. Il leghista denuncia anche il tentativo ieri in commissione da parte del ministro della sanità di aumentare lo stipendio del capo della segreteria tecnica a 250mila euro all'anno: "Proprio mentre si chiede sangue agli italiani e s'introduce l'Imu".
Ci sono assenze plateali non solo tra i banchi della maggioranza ma soprattutto tra i banchi dell'esecutivo:
mancano sia il presidente del Consiglio, che pure ha vergato una premessa al Def nella quale ha sottolineato l'importanza di un proficuo e approfondito dibattito parlamentare,
sia il ministro dell'Economia.
Che, guarda caso, è sempre Monti.
"Abbiamo bisogno di un ministro dell'economia presente al 100 per cento" chiosa D'Amico.
Di certo questo comportamento infastidisce anche il  filogovernativo Duilio del Pd che mentre interviene sul DEF riprende il sottosegretario: "Vedo che è impegnato in una conversazione telefonica al cellulare, lo pregherei di prestare attenzione".
Poi 'Uno' si lamenta dell'antipolitica...




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