giovedì 26 aprile 2012

Palazzo Chigi ci ripensa: niente autoblu


Mister Sobrietà ci ripensa.
Niente nuove autoblu.
A 15 giorni dalla denuncia fatta dal deputato Borghesi (Idv) sul bando di quasi 10 milioni di euro per l'acquisto di 400 nuove autoblu, di cui solo il Cicalino ha parlato praticamente in diretta parlamentare, una nota di Palazzo Chigi mette fine a ogni polemica. 
"Il governo non
acquisterà nuove 'auto blu' nel 2012 e auspica, per le
amministrazioni territoriali, l'adozione di un'analoga
impostazione. Il
bando di gara della Consip  non determina
automaticamente l'acquisto di nuove autovetture. Con
l'aggiudicazione delle convenzioni, Consip stipula soltanto
un accordo quadro che può essere utilizzato dalle pubbliche
amministrazioni per soddisfare le necessità di spostamento
sul territorio. Il bando e' pensato soprattutto per le
esigenze delle Forze dell'Ordine e di quelle che svolgono
servizi di utilità sociale che, più di altre, hanno bisogno
di mezzi operativi. Attualmente, infatti, il 61 per cento del
parco auto ha tra i 5 e oltre 10 anni. Gli elevati e continui
costi di manutenzione rendono l'utilizzo di queste vetture,
oltre che inquinante per l'ambiente, particolarmente
diseconomico. I
l governo ha avviato, con
decreto del presidente del Consiglio del 13 gennaio 2012, una
politica di riduzione dei costi di gestione delle
autovetture. Già nel 2011 c'e' stato un taglio del 13 per
cento rispetto all'anno precedente. Formez PA ha stimato che
la politica di riduzione dei costi produrrà un risparmio
complessivo di oltre 300 milioni di euro, così divisi: 250
milioni di euro l'anno dalle amministrazioni locali; 60
milioni l'anno dall'amministrazione centrale. La gara,
peraltro, è stata oggetto, già nelle settimane scorse, di
una interrogazione a risposta immediata presso la Camera dei
Deputati (consultabile nella banca dati della Camera stessa).
In tale occasione, in Aula, il ministero dell'Economia e
delle Finanze, nella persona del viceministro, ha gia' dato
una esaustiva risposta indicando tutte le norme su cui si
basa la gara".

Hanno torto, sono stati beccati col sorcio in bocca, declinano le responsabilità su altre amministrazioni, si giusticano appellandosi alle norme.
Tecnicamente saranno pure irreprensibili ma politicamente sono solo demenziali.





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