Buvette:
esce Lupi dal caffè post-prandiale.
In trans passa Sposetti, già tesoriere dei Ds, strenuo difensore del finanziamento pubblico ai partiti.
I due s'incrociano, si salutano, si abbracciano.
Lupi lo avvinghia a sé, lo stringe, lo stritola, ridendo e scherzando.
Va in trance affettiva.
L'altro, per niente imbarazzato dall'abbraccio passionario del pidiellino, dice con voce stentorea:
"Facciamo il finanziamento pubblico in stile africano".
Si riferiva forse ai soldi investiti in Tanzania?
"Sei troppo vecchio, sei troppo vecchio", gli
replica il vicepresidente della Camera ridendo e dinoccolandosi agitato alla maniera di Gianni Morandi.
Tra i due il feeling è sempre forte: accolto con estremo calore al meeting di Comunione e Liberazione, Sposetti incarna la figura del politico intriso di realpolitik, lontano dalla demagogia populistica del Democrat buonista alla Veltroni e 'ondulante' alla Bersani.
Un politico dal pensiero forte, vecchio stile Botteghe Oscure.
Un pensiero forte che piace a Lupi che non a caso nel suo libro 'La prima politica è vivere' ha dedicato righe affettuose al canuto deputato:
"Il punto non era convincerlo delle mie idee, ma andare tutti e due al fondo delle nostre esperienze. Solo così avremmo capito ciò che valevano e, nel caso, saremmo stati disponibili a rimetterci in discussione".
Oggi il dibattito verte sul finanziamento pubblico ai partiti.
Qualcosa ci dice che troveranno un accordo per
non rimettersi in discussione...
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