giovedì 12 aprile 2012

Esclusiva del Cicalino: editoria: la Fieg impone stop alle rassegne stampa on line, e Monti si adegua...


La Fieg è perentoria: basta rassegne stampa on line!
E' questa la ragione per cui Palazzo Chigi, il ministero del Lavoro e ministero dell'Economia hanno oscurato il servizio di rassegna stampa on line.
Gli editori, in crisi per il calo di vendite dei giornali, hanno sempre mal visto la fornitura della rassegna stampa on line consultabile attraverso internet.
Oggi invocano il pagamento dei diritti d'autore.
Ma la questione  non è mai stata regolamentata da una legge specifica che tuteli contestualmente il diritto all'informazione, la comunicazione on line e la libertà d'impresa.
In Italia il settore dà lavoro a migliaia di addetti che lavorano in vuoto legislativo.
Che la Fieg ha riempito nel silenzio assoluto della politica e degli operatori di settore.
Con una lettera la federazione degli editori ha imposto alle Istituzioni chiedendo la chiusura del servizio on line e il pagamento di  royalities.
Ma in mancanza di una legislazione di settore adeguata ai tempi 2.0, ci chiediamo  come faccia a 'incassare' soldi dalla Pubblica amministrazione?
In base a che? 
Alla luce delle profonde modificazioni della comunicazione istituzionale apportate dalla rete, non è sufficiente invocare e imporre l'applicazione rigida delle norme previste dal diritto d'autore, la cui legge risale al 1941!   
Monti e la Fornero si sono adeguati (opportunisticamente...)
e pare che altre amministrazioni stiano valutando l'ipotesi di chiudere il servizio.
A meno che...non si scateni il popolo della rete che difficilmente gradirà questo passo indietro di trent'anni.
Nell'era digitale, c'è ancora chi pensa di condizionare l'informazione e la libera circolazione delle notizie.
Trovino un accordo. Facciano una legge che concilii interessi apparentemente confliggenti.  
Le rassegne stampa on line sono un servizio irrinunciabile per milioni di persone.
Il governo e il parlamento hanno sempre cercato di imbavagliare la rete. Non ci sono mai riusciti.
Ora potrebbero riuscirci.
Grazie a un potere forte.


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