mercoledì 11 aprile 2012

Camera dei Deputati: e ora un asilo nido per mamma Nunzia e papà Francesco



La deputata Nunzia De Girolamo all'ottavo mese di gravidanza ha già messo le mani avanti: voglio un asilo nido alla Camera dei Deputati.
Argomento scottante sul quale si sono scontrate e scottate onorevoli puerpere.
In un'intervista rilasciata a 'Chi' Nunzia rivela tutte le preoccupazioni della neo-mamma: "Chi guarderà la mia bambina (si chiamerà Gea, come anticipato dal Cicalino circa tre mesi fa), quando dovrò votare a Montecitorio?".
Il classico problema delle mamme-lavoratrici, in effetti, con qualche differenza però che non sfugge neppure a lei:
"Penso- ammette- a tutte le mamme lavoratrici che stanno peggio di me",
E allora che fa?
Lancia un appello, tanto per cambiare, per svecchiare la Camera così improntata al maschilismo: "Il Parlamento esprime ancora una cultura maschilista. C'è ampio spazio per la barberia, mentre le onorevoli, per allattare i loro figli, hanno a disposizione uno stanzino angusto a disposizione. Visto i saloni sconfinati del Palazzo, chiederò a Fini di considerare il fatto che le donne (parlamentari e dipendenti) di Montecitorio hanno bisogno di un luogo adeguato per i loro piccoli".
Miracolo della maternità!
Sensibilizza a temi sui quali fior di mamme deputate si sono scontrate e scottate inutilmente...
L'entusiamo dei neofiti fa prodigi...
Purtroppo, però siamo costretti dare una brutta notizia all'onorevole mamma. 
A Montecitorio i lavori preliminari per l'apertura di un asilo nido erano stati avviati, ma problemi legati alla Sovrintendenza hanno stoppato l'asilo nido prima ancora che nascesse.
In alternativa, gli uffici competenti stavano lavorando per trovare un'ubicazione adeguata fuori dal Palazzo, ma trovare partner coraggiosi in tempi di anti-politica non è semplice.
Vallo a spiegare al 'popolo-bue' che le onorevoli mamme hanno pure un asilo nido per l'onorevole pargoletto.
Ci sarebbe l'asilo nido di Palazzo Chigi, voluto dal ministro Prestigiacomo quando era alle pari opportunità e poi sostenuto dal ministro Carfagna.
Ma chissà se, trattandosi di una sede governativa,valga anche lì il principio della separazione dei poteri...
A meno che non si riesca a fare uno strappo al ferreo regolamento di accesso.





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