giovedì 26 aprile 2012

Editoria: l'archeoscoop sulle autoblu


Oh ma che scandalo!
Tanta sobrietà imposta agli italiani ma poi il Governo spende oltre 9 milioni di euro per comprare nuove autoblu.
Ne parlano oggi, 26 aprile,  tutti i giornali.
Ne parlammo noi, l'11 aprile, 15 giorni fa in diretta parlamentare, quando l'on. Borghesi dell'Idv fece un question time alla Camera dei Deputati al quale rispose, per la prima volta in questa sede, il viceministro Grilli.
Due settimane dal web al cartaceo: archeogiornalismo... 


Testo dell'intervento di Borghese e della risposta di Grilli

ANTONIO BORGHESI. Signor Presidente, signor sottosegretario all'economia, sul sito Internet del Ministero è comparso questo bando con una previsione di base d'asta di quasi 10 milioni di euro per l'acquisto di «auto blu». Noi ci chiediamo e le chiediamo come sia giustificabile un provvedimento, un'asta, una spesa di questo tipo, quando con provvedimenti successivi ne è stata prevista la riduzione: sia con decreti del 2010 entrati in vigore nel 2011, sia con un decreto del 2011 che ha ulteriormente previsto la riduzione dell'uso di «auto blu», sia con due decreti del Presidente del Consiglio dei ministri che hanno previsto la riduzione. Ma come è compatibile una spesa di 10 milioni di euro per acquistare nuove «auto blu» quando se ne devono dismettere migliaia?
PRESIDENTE. Il Viceministro dell'economia e delle finanze, Vittorio Umberto Grilli, ha facoltà di rispondere.
VITTORIO UMBERTO GRILLI, Viceministro dell'economia e delle finanze. Signor Presidente, grazie onorevole per il quesito. Al riguardo, acquisiti elementi informativi dalla società CONSIP, si fa presente quanto segue. La gara per la fornitura di acquisto di berline medie con cilindrata non superiore ai 1.600 cc e dei servizi connessi ed opzionali in favore della pubblica amministrazione, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 26 gennaio 2012, è finalizzata alla stipula di una convenzione, ai sensi dell'articolo 29 della legge n. 488 del 1999 e successive modificazioni e integrazioni.
In particolare, la società Consip stipulerà con l'aggiudicatario della suddetta gara una convenzione tramite la quale l'aggiudicatario medesimo si impegna a fornire alle amministrazioni i beni e i servizi ivi indicati ai prezzi così come ribassati in sede di offerta economica e con specifiche determinanti dalla lex specialis di gara fino ad un quantitativo massimo di 400 autovetture.
Come indicato dalla documentazione di gara, il predetto quantitativo non è garantito né vincolante per Consip e per le amministrazioni contraenti. Infatti, la convenzione è uno strumento di acquisto a disposizione delle pubbliche amministrazioni che consente loro di decidere i tempi e i modi di utilizzazione in base alle loro effettive esigenze soprattutto nel rispetto dei vincoli normativi esistenti.
Giova in proposito precisare che la legge 15 luglio 2011, n. 111, che ha convertito con modificazioni il decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, stabilisce che la cilindrata delle auto in servizio non può superare i 1.600 cc e, pertanto, la citata gara risponde a tale dettato normativo.
Inoltre, tutti gli acquisti effettuati dalle pubbliche amministrazioni debbono rispondere alle disposizioni recate alla legge n. 112 del 2010, che ha convertito con modificazioni il decreto-legge n. 78 del 2010, che all'articolo 6, comma 14, prevede che, a decorrere dall'anno 2011, le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione non possano effettuare spese di ammontare superiore all'80 per cento della spesa sostenuta nel 2009 per l'acquisto, la manutenzione, il noleggio e l'esercizio di autovetture, nonché per l'acquisto di buoni taxi. Il predetto limite Pag. 35può essere derogato per il solo anno 2011 esclusivamente per effetto dei contratti pluriennali già esistenti.
PRESIDENTE. Viceministro Grilli, la prego di concludere.
VITTORIO UMBERTO GRILLI, Viceministro dell'economia e delle finanze. Come previsto poi dal suddetto articolo 6, comma 14, le citate limitazioni non trovano applicazione per le autovetture utilizzate dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco e per i servizi istituzionali di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, le cui esigenze specifiche sono soddisfatte dalla medesima convenzione che, oltre all'acquisto di autovetture, prevede la possibilità di acquistare gli allestimenti specifici per l'espletamento dei suddetti servizi.
PRESIDENTE. L'onorevole Borghesi ha facoltà di replicare.
ANTONIO BORGHESI. Signor Presidente, signor sottosegretario, tutto mi aspettavo da lei fuorché una risposta burocratica di questo tipo, perché mi permetta di voler considerare una barzelletta il fatto che si vogliano convincere i nostri cittadini che stanno al di fuori del Palazzo che noi facciamo un bando di gara da 10 milioni di euro di auto blu perché la legge ha stabilito che d'ora in avanti dovranno avere meno di 1.600 cc di cilindrata. Infatti, nessuno vietava che si continuasse ad andare avanti con le vecchie macchine fino al loro esaurimento.
Signor sottosegretario, per la gente che fuori di qui sta soffrendo (le famiglie, i lavoratori, i pensionati) immaginare che lo Stato italiano in questo momento, con questa situazione di difficoltà, spenda 10 milioni di euro per auto blu veramente credo che sia incomprensibile.
In secondo luogo, secondo il Ministro dell'innovazione del precedente Governo (secondo calcoli ammessi e portati da lui), noi spendiamo ogni anno 4 miliardi di euro in auto blu e certamente abbiamo salutato con favore che il Presidente del Consiglio facesse un decreto per ridurle. Tuttavia, gli effetti non li vediamo e quando usciamo di qui vediamo questa città piena di macchine con tanto di segnalatori che girano.
PRESIDENTE. Onorevole Borghesi, la prego di concludere.
ANTONIO BORGHESI. Inoltre, non basta questo: spendiamo ulteriormente 10 milioni di euro. Nessuno, nessun contribuente onesto capirà una scelta di questo tipo da parte di un Governo tecnico (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori).
PRESIDENTE. Onorevole Borghesi, mi permetto di ricordarle che il dottor Grilli è Viceministro.
ANTONIO BORGHESI. Chiedo scusa!



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